Il mondo della politica, e non solo, ha capito che svoltare verso un’economia sostenibile anche sotto l’aspetto dell’ecologia è sicuramente la strada da intraprendere. E così potrebbe essere se il mercato offrisse occasioni per chi investe sul green, piuttosto che le consolidate metodologie inquinanti.
Probabilmente è tutto parte dell’effetto Greta Thunberg, che da qualche anno si batte per sensibilizzare i potenti della Terra a compiere una svolta green per il futuro di tutti noi. Anche il mercato ha fatto questa scelta facendo crescere la fiducia verso le compagnie che dimostrano ambizioni ambientaliste puntando su fonti rinnovabili.
La scelta del mercato
L’andamento del mercato ha scelto di avvantaggiare i titoli che propongono innovazioni ecologiche a svantaggio dei colossi petroliferi che hanno perso importanza, come la ExxonMobile, che ha visto ridurre di un terzo la sua capitalizzazione nell’arco degli ultimi 10 anni. Mentre aziende come la NextEra, che detiene il maggior numero di energia rinnovabile solare ed eolico in USA, è entrata nella top 10 delle società.
Il mercato è fatto dagli investitori che parlano chiaro. Solo il 25% ha intenzione di dare fiducia alle compagnie petrolifere nei prossimi anni e quattro investitori su cinque, pensano che, alla fine della pandemia, il mercato sarà dominato dai mercati emergenti.