Il mondo musicale e dello spettacolo si è reinventato continuamente durante la quarantena. Dai concerti in streaming, supportati dalle principali testate musicali, alle dirette sui social network, sono state tutte iniziative che sono riuscite a tenerci compagnia per tutta la durata del lockdown, tenendoci uniti e rinforzando il nostro senso di comunità, indispensabile per superare un periodo di distanziamento sociale senza precedenti. Eppure il settore risulta ad oggi ormai fortemente in crisi.
La perdita dei live costa caro al settore musicale
Solo per il settore live a fine estate la perdita è stata 350 milioni di euro. Non sono state colpite solo le grandi produzioni, il vero colpo lo hanno subito le piccole produzioni e i piccoli locali che vivono di live, per non parlare del personale tecnico. Solo per gli eventi di musica popolare contemporanea lavorano circa 60 mila persone, che si sono trovate all’improvviso senza lavoro e senza una data certa di ripresa. Per ogni artista che si esibisce sul palco ci sono numerosi tecnici che rendono concretamente possibile quell’evento. Dai tecnici audio e luci ai montatori del palco e tutti coloro che lavorano dietro le quinte: si tratta di una moltitudine di personale altamente specializzato e indispensabile, che sta pagando fortemente le restrizioni anti-Covid.
Musica: vendite in calo
Tuttavia il live non è il solo campo della musica in crisi. Le vendite di CD e vinili sono crollate di oltre il 70% tra marzo e aprile, e anche il digitale, a causa della contrazione di novità in uscita, non è in grado di compensare il declino generale. Si prevedono oltre 100 milioni di mancati ricavi solo nel 2020.
La richiesta di aiuti allo Stato
Lo Stato ha provato ad aiutare la categoria con dei bonus e degli ammortizzatori, che ad alcuni non sono arrivati e ad altri in ritardo, ma comunque non sono sufficienti a garantire una vita dignitosa. Così i musicisti e i lavoratori dello spettacolo si sono uniti nel chiedere al Governo delle risposte, attraverso appelli e campagne di sensibilizzazione, per far sì che il settore sia ascoltato e considerato non solo semplice intrattenimento ma qualcosa che crea un mondo di connessioni ed emozioni.