Il nuovo DPCM emanato dal presidente del consiglio Conte sta scatenando moltissime proteste tra i ristoratori e altre categorie penalizzate dalle novità introdotte. In molte città ci sono state manifestazioni pacifiche, ma in altre c’è stata alta tensione, cosa che fa pensare alle paure espresse dall’OMS nei giorni scorsi.
Le proteste più pesanti
Già avevamo assistito alle proteste a Napoli contro il governatore De Luca. Ora queste manifestazioni le possiamo vedere lungo tutta la penisola.
- Milano: durante un corteo non autorizzato ci sono stati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. In piazza c’erano circa un centinaio di persone che hanno lanciato fumogeni, una molotov e bombe carta contro gli agenti. Presa d’assalto anche la sede della regione, dove sono stati lanciati petardi grandi, bottiglie e pietre. 15 manifestanti sono stati portati in Questura e un agente è rimasto ferito.
- Napoli: si sono presentati in migliaia in piazza Plebiscito con cartelli dove chiedevano le dimissioni di De Luca e che la crisi venga pagata dai “ricchi”. Un gruppo di un centinaio di persone ha dato vita a nuovi scontri che hanno portato al fermo di un manifestante.
- Torino: grande tensione quando qualche centinaio di manifestanti ha iniziato a tirare contro gli agenti fumogeni seguiti da petardi in piazza Castello, dove prima si trovavano i tassisti in protesta. Alcuni monopattini sono stati dati alle fiamme e dei negozi sono stati saccheggiati. Il bilancio è pesante, feriti due poliziotti e un fotoreporter alla testa dopo il lancio di una bottiglia. Sono stati fermati oltre dieci manifestanti.
- Trieste: partita come manifestazione non violenta, si è presto trasformata in protesta armata con lancio di fumogeni davanti alla Prefettura e forse sono stati colpiti dei carabinieri e rappresentanti della stampa.
Il timore del Viminale è che la rabbia e la frustrazione delle categorie che manifestano possano essere strumentalizzate e che facinorosi possano infiltrarsi e portare alla violenza a cui stiamo assistendo.