MoneyFarm in collaborazione Progetica, società indipendente specializzata in educazione e pianificazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, ha lanciato un allarme sulle future pensioni degli italiani. I dati raccolti sostengono che l’obiettivo di poter contare sull’80% del proprio stipendio al momento della pensione sarà piuttosto difficile.
Secondo lo studio, saranno milioni i lavoratori italiani che andranno in pensione con metà stipendio anche in continuità lavorativa dai 25 anni in poi. Le donne avranno fino al 20% in meno rispetto agli uomini.
Cosa dice lo studio
Per ottenere i dati sono stati analizzati oltre tre milioni di profili di persone tra i 30 e i 60 anni che andranno in pensione tra il 2027 e il 2062. Tra queste, l’età di pensionamento va dai 66 anni e 11 mesi delle sessantenni fino ai 72 anni dei trentenni, mentre il calcolo stimato dei valori delle pensioni oscilla tra i 1.227€ delle donne quarantenni e i 1.560€ degli uomini sessantenni.
Problema pandemia
Lo studio dimostra il rapporto tra spesa pensionistica e Pil, che sarà del 17,1 per cento a fine 2020 anche a causa di Quota 100, nei prossimi anni si prevede un 16%. La crisi pandemica ha accentuato il problema pensionistico italiano che si trascina da diverso tempo. Secondo Raffaele Agrusti, fondatore di Propensione: “Gente che non avrà più il lavoro ma dovrà aspettare anni prima di andare in pensione. E che cosa farà? Dobbiamo abituarci a considerare il risparmio previdenziale un bene di prima necessità. I genitori comincino a farlo a favore dei figli appena nati, non aspettino”.