Reddito di cittadinanza

Come accade già per altri sostegni di natura economica emessi a favore di coloro che ne fanno richiesta, anche i beneficiari del reddito di cittadinanza possono andare incontro a un possibile cambiamento sull’importo mensile erogato.

Infatti, non è detto che quanto percepito nella prima mensilità si ripeta poi nelle successive. Questo perché l’Inps, al termine di ogni mese, effettua un ricontrollo sulla situazione economica del richiedente per capire se, nel corso delle settimane, si sono presentati dei fattori che potrebbero quindi portare al ricalcolo.

Reddito di cittadinanza: come funziona e da cosa dipende la cifra

Prima di tutto sappiamo che il reddito di cittadinanza dipende dalla situazione economica familiare di colui che ne fa richiesta. Più il reddito è basso, più la cifra aumenterà.

Nel caso in cui il richiedente del sostegno economico comunicherà una variazione del proprio reddito presentando una nuova dichiarazione ISEE, oppure attraverso la compilazione del modello SR181 Com-Esteso, in cui afferma l’inizio di un’attività lavorativa da parte di uno dei componenti della famiglia, avverrà automaticamente il ricalcolo a fine mese.

La variazione dell’importo, però, può dipendere anche da altri fattori. Ad esempio, nel caso in cui al beneficiario vengano riconosciute altre indennità come la Naspi, la pensione, l’assegno ordinario di invalidità, il bonus bebè o bonus terzo figlio. Anche in questo caso, l’INPS procederà con il ricalcolo del reddito di cittadinanza.

Le sanzioni del reddito di cittadinanza: perché cambia l’importo

Inoltre, la riduzione dell’importo erogato può dipendere anche da alcune sanzioni, come nel caso in cui non venga utilizzata l’intera somma versata nel mese precedente dall’INPS.
In altre parole, se la rimanenza del Rdc sull’intero importo è di 300 euro, nella mensilità successiva gli verrà decurtato il 20% di quanto non è stato speso (quindi, in questo caso, il 20% di 300 euro).

Le sanzioni, però, possono dipendere anche da altri fattori. Ad esempio i beneficiari potrebbero trovarsi di fronte a un ricalcolo del reddito di cittadinanza nel caso in cui quest’ultimo o un componente della sua famiglia, dalla quale dipende la sua situazione economica, abbia ufficialmente trovato un impiego.

Infine ricordiamo che, tra gli obblighi di coloro che richiedono il reddito di cittadinanza c’è quello di presentarsi al Centro per l’Impiego entro 30 giorni dalla domanda e, nel caso in cui il beneficiario non accettasse la convocazione per più di due volte, gli verrà revocata l’intera cifra.