Sono pronte le nuove misure per contrastare gli effetti economici causati dall’emergenza pandemica. Il Decreto Ristori è stato approvato questa settimana dal Consiglio dei Ministri a distanza di pochi giorni dal nuovo DPCM.
Cassa Integrazione Covid-19
Vengono rinnovate le integrazioni salariali Covid-19: CIGO, CIGD e ASO. La durata massima è di 6 settimane, tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021. Il nuovo trattamento è rivolto:
- alle imprese che hanno esaurito le nove settimane di integrazione salariale, concesse ai sensi del D.l. 104/2020;
- ai soggetti a cui è stato imposto, con l’ultimo DPCM, la chiusura o la limitazione delle attività economiche.
Rimane l’obbligo di versare un contributo addizionale al lavoratore. Viene calcolato sulla retribuzione globale che gli sarebbe spettata per le ore di lavoro non prestate nel periodo di sospensione, o riduzione della sua attività lavorativa.
Esonero contributivo
L’esonero del versamento dei contributi previdenziali è stato stabilito per quattro settimane. Possono essere richieste entro il 31 gennaio 2021. L’esonero è calcolato sulle perdite di fatturato.
Viene estesa, inoltre, la Cassa Covid-19. Fino al 31 gennaio 2021 ci sarà il blocco dei licenziamenti per motivi economici: misura prorogata e fissata dal D.l. n. 104/2020
Reddito di emergenza
Il Reddito di Emergenza avrà due mensilità aggiuntive. Ne possono fruire coloro che:
- già ne hanno fruito;
- nel mese di settembre hanno avuto un reddito compreso tra € 400 e € 800, a secondo della composizione del nucleo.
Indennizzi Covid-19
Anche l’indennizzo Covid-19 di € 1.000 viene rinnovato. Indennizzo spettante ai lavoratori autonomi occasionali, agli incaricati alla vendita a domicilio, agli intermittenti, ai lavoratori dello spettacolo, agli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (anche in somministrazione), ai lavoratori stagionali non del turismo.
È stata aumentata da € 600 a € 800 l’indennità spettante ai lavoratori sportivi che hanno ricevuto un’indennizzo previsto dal D.l. 17 marzo 2020, n.18 (Decreto Cura Italia) e dal D.l. 19 maggio 2020, n.34 (Decreto Rilancio).