Non tutti sanno che per fare trading online occorre comunque pagare delle imposte che in modo improprio spesso vengono chiamate tasse. Si tratta di importi da applicare sulla differenza in positivo tra la somma investita inizialmente rispetto a quanto viene guadagnato. Ecco i regimi ai quali attenersi.
Trading online: come si pagano le tasse?
Il trading online è qualcosa a cui tutti i risparmiatori possono avvicinarsi: per prima cosa, però, occorre scegliere la piattaforma migliore. Una volta compreso il funzionamento degli investimenti, inoltre, occorre capire anche quale tipo di tassazione viene imposta sui guadagni.
Esistono due tipi di regime:
- Regime dichiarativo, ovvero il trader in autonomia deve calcolare e versare le imposte utilizzando il Modello Redditi e Persone Fisiche.
- Regime amministrativo, che sfrutta invece un sistema di tassazione sostitutiva. In questo secondo caso, infatti, le imposte vengono versate e dichiarate direttamente dal broker finanziario attraverso l’applicazione di una ritenuta alla fonte a titolo di imposta definitiva.
Nadef: agevolazioni 2020
In seguito all’approvazione della Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, sono state introdotte alcune agevolazioni e diversi sgravi fiscali per gli investitori.
In primis si è parlato di tax expenditures, ovvero riduzione, semplificazione e riordino delle spese fiscali. ma la novità di maggior rilievo riguarda, invece, le imposte sul lavoro: sono previste, in tal senso, riduzioni per tutti i lavoratori con redditi medi e per coloro i quali “finora, hanno beneficiato solo parzialmente degli interventi di riduzione delle imposte degli ultimi anni”.