In Italia intraprendere la carriera scolastica non è semplice. Quasi ogni anno, infatti, gli aspiranti insegnanti devono confrontarsi con nuove norme e nuovi decreti che stravolgono le regole valide fino a poco tempo prima.
Concorso scuola 2020: abilitazione all’insegnamento
Il primo passo da compiere per poter accedere alla professione di docente è acquisire l’abilitazione all’insegnamento. Il possesso di un titolo che abbia valore abilitante per una specifica classe di concorso, infatti, rappresenta il requisito fondamentale per diventare insegnante.
Per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, l’abilitazione si ottiene con una laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria, che è di per sé già abilitante.
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, invece, a partire dal 2010, l’unico modo per conseguire l’abilitazione era il TFA, Tirocinio Formativo Attivo, un percorso annuale con accesso a numero programmato, istituito presso le Università, al quale si poteva accedere solo dopo il conseguimento della laurea magistrale. Al termine del tirocinio formativo attivo si otteneva l’abilitazione ad insegnare per una specifica classe di insegnamento, detta classe di concorso.
Concorso scuola 2020: le nuove regole
La Legge di bilancio 2019 ha, però, cambiato le regole e ha istituito un concorso abilitante, che farà accedere a un percorso annuale di formazione iniziale e prova. Così, per la scuola secondaria di primo e secondo grado, è stato indetto un concorso pubblico, che sarà bandito ogni due anni e solo nelle regioni e per le classi di concorso con posti vuoti. A questa procedura possono partecipare solo coloro che sono già in possesso dell’abilitazione all’insegnamento e chi possiede una laurea magistrale o a ciclo unico coerente con la classe di concorso per cui si è iscritti. Alla laurea, però, va aggiunto l’aver conseguito i 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) in discipline antro-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Il superamento di tutte le prove concorsuali, attraverso il conseguimento dei punteggi minimi previsti, costituirà abilitazione all’insegnamento per le medesime classi di concorso.