Per individuare più facilmente coloro che in questi mesi sono entrati in contatto con il Covid-19, la Regione Lazio ha disegnato un percorso da seguire per i cittadini del suo territorio.
Lazio, test sierologici: in cosa consiste e dove effettuarli
Il primo passo è fare un esame del sangue o test sierologico, per individuare la presenza di anticorpi IgG, particolari anticorpi che si rintracciano nel sangue dopo un paio di settimane dal contatto con il virus. È possibile effettuare il test in laboratori d’analisi pubblici e privati abilitati, muniti di ricetta bianca del medico curante e tessera sanitaria. Il costo per il test sierologico nelle strutture pubbliche è di 15,23 euro.
L’eventuale risposta negativa al test non va in alcun modo interpretata come un’immunità al virus. La negatività indica, infatti, con un elevato livello di probabilità, che l’organismo non è venuto a contatto con il virus, ma non è assoluta garanzia dell’assenza dell’infezione. In caso di risposta positiva al test sierologico, invece, si dovrà tempestivamente effettuare un tampone naso/orofaringeo per scoprire se l’infezione è attiva, ovvero se si è a rischio di trasmettere l’infezione ad altri. Se si risulta positivi si deve obbligatoriamente informare dell’esito positivo del test il proprio medico, che provvederà a prescrivere, attraverso ricetta dematerializzata, il tampone naso/orofaringeo, e, nel frattempo, rispettare le norme legate al distanziamento fisico, anche all’interno della propria abitazione.
Lazio: come effettuare il tampone al drive-in
Entro 48 ore dalla prescrizione, bisogna recarsi per l’esecuzione del tampone presso una delle sedi drive-in presenti sul territorio della propria ASL di residenza, con la prescrizione, il referto del test sierologico e la tessera sanitaria, e con mezzi autonomi. Effettuato il test, bisogna attendere il risultato presso la propria abitazione e, qualora il tampone risulti positivo, attenersi alle indicazioni per l’isolamento domiciliare.