Il Documento Programmatico di Bilancio è stato inviato a Bruxelles per un esame della manovra, qui compaiono i vari bonus edilizi dall’ecobonus al bonus facciate, ma non compare il superbonus 110%.
La misura risulta essere finanziata per i lavori avviati fino a dicembre 2021, ma non sarà prorogata con la legge di Bilancio, perché i fondi arriveranno con il Recovery Plan.
Dichiarazioni politiche
Il Movimento 5 Stelle ha dichiarato: “È folle non estendere il superbonus, è una rivoluzione, è impensabile non darle gambe prolungandola almeno per tre anni, anche se sarebbe ancora meglio renderla strutturale. Per il buon funzionamento del nuovo meccanismo agevolativo c’è bisogno di certezze e tempi adeguati. Noi siamo costantemente al lavoro per questo e non prendiamo nemmeno in considerazione ipotesi di micro-proroghe di qualche mese. Siamo davanti a un’occasione unica e a una misura che non ha controindicazioni”.
E ancora: “Riqualificare e mettere in sicurezza antisismica il patrimonio edilizio significa rilanciare l’economia e l’occupazione, far risparmiare soldi alle famiglie, rendere più belle le nostre città e contribuire a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti. Sarebbe folle non estendere nel tempo la portata di questo provvedimento, estensione peraltro espressamente indicata come necessaria nella Relazione sull’individuazione delle priorità di utilizzo del Recovery Fund votata in Aula alla Camera pochi giorni fa”.
Ma sul superbonus c’è confusione
Il Governo proroga l’ecobonus e il bonus edilizia, nella manovra, ma spariscono i riferimenti al superbonus 110%. Le intenzioni sarebbero di prorogare la misura, che però dipende anche dalle coperture finanziarie, pare, precisano all’Ansa, legate all’utilizzo dei fondi europei del Recovery fund.
Ecco cosa è stato prorogato al 31 dicembre 2021 secondo il Documento programmatico di Bilancio: detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per interventi di recupero edilizio; detrazione delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica, con le stesse aliquote previste per il 2020 (50% per infissi, biomassa e schermature solari, 65% per le rimanenti tipologie); detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per l’arredo di immobili ristrutturati; detrazione con aliquota del 90% delle spese sostenute per le opere di rifacimento delle facciate degli edifici (bonus facciate); detrazione Irpef 36% delle spese sostenute per le opere di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili (bonus verde).