La crisi economica attuale dovuta all’emergenza sanitaria ha influito sull’occupazione: con le misure restrittive adottate durante il lockdown moltissime aziende hanno dovuto concedere ferie, permessi, cassa integrazione ma, purtroppo, molto spesso, sono state costrette a lasciare a casa i propri dipendenti o a chiudere i battenti. Tuttavia, la situazione è lievemente migliorata nel mese di settembre. L’Istat ci fornisce un quadro aggiornato sulla situazione occupazionale con l’ultima rilevazione: a settembre -330mila occupati rispetto a febbraio ma, sempre nel mese di settembre, il tasso di disoccupazione scende al 9,6% e tra i giovani al 29,7%.
Lavoro: nel terzo trimestre l’Istat conta 113mila occupati in più
Sale l’occupazione nel terzo trimestre 2020 e si attesta a un livello superiore dello 0,5% a quello del trimestre precedente, si registra infatti un aumento di 113mila unità. Cresce anche il numero di persone in cerca di occupazione (+18,1% pari a +379mila) e calano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,7% pari a -521mila unità).
Disoccupazione scende a 9,6%, tra giovani al 29,7%
Nel mese di settembre il tasso di disoccupazione scende al 9,6% (-0,1 punti) e tra i giovani al 29,7% (-1,7 punti). Tuttavia, le previsioni effettuate sulla base dei dati dell’estate 2020 dalla Commissione europea prevedono una grave contrazione dell’economia per il 2021. Per arginare l’impatto della crisi sui giovani, la Commissione ha proposto a luglio 2020 il pacchetto ‘Sostegno all’occupazione giovanile – Un ponte verso il lavoro per la prossima generazione’.
Pil: registrato recupero nell’ultimo trimestre
L’economia italiana, dopo la forte contrazione registrata nella prima metà dell’anno per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria, registra un consistente recupero nel terzo trimestre, visibile dalla crescita del Pil pari a 16,1%, come ha spiegato l’Istat che ha diffuso la stima preliminare del Pil del III trimestre del 2020.
Tra febbraio e aprile il Pil va in ribasso (-13%), tra agosto e settembre, invece, il Pil ha visto una consistente crescita del 16,1%. Per il 2020 il dato di contrazione previsto in base all’ultima variazione è pari a –8,2%.
Secondo l’Istat “la ripresa è diffusa a tutti i comparti economici e dal lato della domanda è trainata sia dalla componente nazionale (al lordo delle scorte), sia dalla componente estera”. Il marcato recupero del terzo trimestre riporta il volume del Pil ai livelli registrati nella prima metà del 2015“.