Il celebre regista e poeta Pier Paolo Pasolini perdeva la vita tra la notte dell’1 e 2 novembre 1975. Sono passati ben 45 anni, ma c’è ancora poca chiarezza su cosa sia davvero accaduto quella notte.
La morte di Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini è stato un importante poeta, apprezzato da tutti i grandi intellettuali dell’epoca. Fu anche regista e sceneggiatore. Insomma, una carriera a tutto tondo nel campo dell’arte. Eppure, evidentemente, le sue opinioni risultavano scomode a tal punto che fu barbaramente assassinato nella notte di 45 anni fa, tra il 1° e il 2 novembre 1975.
All’idroscalo di Ostia, Pasolini fu percosso e travolto dalla sua stessa auto. Ad essere condannato fu Pino Pelosi, all’epoca diciassettenne, che raccontò di aver subito delle avances sessuali dal poeta. Rifiutatosi, Pelosi salì in auto e lo travolse più volte fracassandogli la gabbia toracica.
Ancora mistero sulla morte di Pasolini
Da quella notte son passati 45 anni, eppure i familiari di Pasolini non sono soddisfatti dell’esito della sentenza. Essi sostengono che quella notte ci fossero dei complici ad aiutare Pelosi.
Difatti, viene categoricamente rifiutata l’idea che la sua morte sia dovuta a un rifiuto sessuale andato male. Ciò che sostiene il legale della famiglia è che si sia trattato di un complotto ordito ai suoi danni, perché Pasolini non temeva di esprimere le proprie opinioni, spesso denunce verso la classe dirigente dell’epoca. Inoltre, sono state rinvenute anche tracce di DNA sulla scena del crimine, ma le indagini sembrano stagnate.