L’Anief, Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, in un comunicato cerca di fare chiarezza sulla situazione delle assunzioni scolastiche.
Via la clausola di licenziamento per i docenti, dubbi sul trattamento del personale Ata
Rimangono sempre le contraddizioni sulle questione delle assunzioni annuali di 70 mila insegnanti e Ata aggiuntivi, finanziati in parte con il decreto legge del 14 agosto 2020 e in parte con il decreto legge n.34 del 2020; chiarito finalmente il punto riguardante la clausola di licenziamento: le nomine non dovranno contenerla. Le nomine erano state proposte per far fronte all’emergenza sanitaria, a partire dagli istituti scolastici dove le classi sono state sdoppiate per garantire il distanziamento sociale deciso dal Comitato tecnico scientifico.
La decisione sulla clausola di licenziamento è valida solo per i docenti. Rimane l’incertezza sul personale Ata, in caso di un eventuale secondo lockdown. Ad alimentare la disuguaglianza sui trattamenti anche un messaggio del Sidi, il sistema informatico del Ministero, che tutela solamente i docenti assunti a causa dell’emergenza Covid. Il sindacato Anief chiede, quindi, di togliere la clausola del licenziamento anche per i contratti del personale Ata.
Sblocco degli stipendi per i lavoratori scolastici
L’Anief spinge anche perché vengano autorizzate delle emissioni speciali nella prima settimana di novembre, affinché si liquidino gli stipendi di settembre e ottobre, dovuti a tutto il personale docente e Ata, sostenendo che è un diritto irrinunciabile. La mancata retribuzione è, infatti, del tutto in contrasto con la Costituzione e in un momento critico e di emergenza come quello attuale, va garantito con maggior attenzione e sicurezza.