In questo periodo in cui l’Italia sta combattendo contro il coronavirus, la mascherina è diventato l’accessorio di cui non possiamo fare a meno per contrastare la diffusione del virus, tant’è che l’obbligo di indossarla esiste anche all’aperto. Ma ci sono delle eccezioni.
Obbligo mascherina: differenza tra attività motoria e quella sportiva
A differenza di quanto è accaduto durante il primo lockdown, l’uso della mascherina è diventato obbligatorio anche all’aperto per ogni attività motoria. L’unica eccezione alla regola che permette il Governo è per chi svolge attività sportiva. Ma che differenza c’è tra attività motoria e sportiva? Come si legge sul sito del Ministero della Salute, secondo l’OMS, con “attività fisica” si intende “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”. In questa definizione rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della “attività motoria spontanea”. Perciò con l’espressione “attività motoria” si intende sostanzialmente il significati di attività fisica. Il termine di “esercizio fisico” indica, invece, l’attività fisica in forma strutturata, pianificata ed eseguita regolarmente, come avviene nello sport.
Obbligo mascherina: le regole del Ministero
In riferimento a queste definizioni, il Ministero ha concluso che solo chi, per esempio, fa jogging e footing potrà continuare a svolgere l’attività senza obbligo di mascherina, mentre saranno obbligati all’uso tutti coloro che svolgono l’attività motoria, intesa come la semplice passeggiata e non la corsa. Ad esempio si dovrà indossare la mascherina se si cammina nel parco ma non si corre, o se si va in bicicletta a fare la spesa ma non la si usi per allenarsi.