Nel settore delle pensioni sono state effettuate numerose riforme, di recente. Con la fine della parentesi triennale della Quota 100, si è fatto cenno per il 2021 alla riforma previdenziale volta a poter accedere alla pensione anticipata, soprattutto per chi non riesce a soddisfare i requisiti della misura anticipata disposti dalla riforma Fornero. I requisiti in questione sono distinti per uomini e donne: per gli uomini, 42 anni e 10 mesi di contributi. Per le donne, 41 anni e 10 mesi di contributi.
Di recente, è emerso che la riforma sopra citata continuerà a restare in vigore. Fino al 31 dicembre 2026, infatti, sarà possibile considerare i requisiti di accesso in questa misura pianificata per prevenzione. Su una serie di temi relativi alle pensioni, quello più discusso è proprio il tema riguardante la Quota 42 e la Quota 41. Per i lavoratori prossimi alla pensione c’è la possibilità di andare in pensione con 42 anni di contributi, e non 41.
Riforma pensioni: prolungamento di un anno in caso di Quota 42
Per le pensioni, in caso di approvazione della Quota 42, potrebbe essere previsto l’aumento dell’età di un anno. Questo, però, agevolerebbe l’accesso alla Quota 100. Se Quota 42 dovesse sostituire Quota 41, si andrebbe ad incappare in un peso eccessivo dei costi pubblici, dato che anche Quota 42 andrà ad incidere negativamente sulle casse dello Stato.
Potrebbe essere introdotto un superbonus per evitare l’esodo lavorativo, dato che la mancanza di un riferimento anagrafico consentirebbe ai più di andare in pensione prima del tempo.