L’Italia, come tutto il mondo, si scontra ancora pesantemente con la pandemia da Covid-19, tra provvedimenti, appelli degli scienziati, ricerca e rischio lockdown, il problema non sembra essere passato.
Tuttavia la Cina, la terra che è stata epicentro del virus, è riuscita a sconfiggere il problema. Infatti, secondo i dati diffusi il 4 ottobre, la Cina registrava 90.604 casi di Covid e 4.739 decessi, mentre gli Stati Uniti dichiaravano 7.382.194 casi e 209.382 decessi.
Covid-19: il sistema cinese
Quello che è stato messo in luce, e che ha contribuito ad affrontare meglio il problema, è stato il sistema centralizzato. In poco tempo la Cina, già memore di quanto accadde con la SARS, ha organizzato un sistema nazionale di ricerca riuscendo a testare 9 milioni di persone.
La rapidità è stata un altro fattore di aiuto. Il 10 gennaio 2020, la Cina ha rilasciato la sequenza genomica e, contemporaneamente, è riuscita a mettere in atto le misure d’intervento. La città di Wuhan è stata posta sotto lockdown per 76 giorni, messa sotto sorveglianza e il trasporto è stato sospeso.
Inoltre sono stati istituiti dei punti di controllo sanitari in tutto il paese, mascherine per tutti fin da subito. Le scuole sono rimaste chiuse e ridotti gli spostamenti e molte città hanno istituito restrizioni anche all’aperto. I droni controllavano che tutti seguissero i comportamenti stabiliti.
Tuttavia sono stati segnalati atteggiamenti che hanno limitato la libertà personale. Alcuni sospetti positivi sono stati prelevati dalle loro case a forza.
Sono stati creati 13 mila posti letto in più in maniera tale da non lasciare pazienti positivi soli nelle proprie abitazioni e diventare veicolo di infezione. Già il 10 marzo gli ospedali non erano più un’emergenza e si sono concentrati sulla trasmissione del virus a livello locale. Inoltre in Cina non si è registrato il problema delle RSA, poiché gli anziani rimangono solitamente in famiglia.
In ultimo, ciò che ha funzionato è stato il metodo consigliato dall’Oms, ma che non è stato molto seguito nel resto del mondo. Cioè tamponi appena si individua un caso positivo, tracciamento automatico dei contatti tramite registrazione degli spostamenti e isolamento con trattamento sanitario.