Dal 5 novembre al 3 dicembre 2020 resterà in vigore il nuovo Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio; tra le novità vi è la divisione dell’Italia in zone: rossa, arancione e verde. Sulla base della diffusione dell’epidemia nelle singole Regioni, quindi, si valutano le restrizioni e le chiusure differenziate. Nelle zone rosse molti negozi saranno costretti a chiudere.
Dpcm: i negozi chiusi nelle zone rosse
La bozza trapelata nella prima serata di martedì 3 novembre aveva inserito tra le chiusure delle zone rosse anche i parrucchieri e i barbieri. Tuttavia, nel decreto ufficiale – che entrerà in vigore il 5 novembre – è stata apportata una correzione. Anche nelle zone rosse i parrucchieri potranno restare aperti.
Costretti ad abbassare le serrande, invece, saranno i titolari di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Serrande abbassate anche per i centri estetici e per i negozi di abbigliamento.
Sarà possibile spostarsi – in queste zone a rischio – soltanto per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute o di estrema necessità compilando l’autocertificazione. In tutta Italia, comunque, gli spostamenti non motivati dalle suddette ragioni saranno vietati dalle 22 alle 5 del mattino.
Su tutto il territorio nazionale, infine, chiuderanno musei, mostre, sale scommesse e dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni prefestivi. Chiuse anche le discoteche e le scuole superiori, dove la didattica a distanza salirà al 100%.