Come bisogna comportarsi qualora il datore di lavoro non eroghi gli assegni familiari 2020? La richiesta di tali assegni deve essere fatta per via telematica all’INPS, ma è il datore di lavoro che deve corrisponderli mensilmente in busta paga.
Assegni familiari 2020: cosa succede dopo la domanda
Una volta che l’INPS accetta la domanda, è il datore di lavoro che si occupa dell’erogazione degli assegni familiari. Come? Inserisce manualmente l’importo in busta paga, sotto la voce ANF. Il datore di lavoro prima anticipa tali importi, successivamente opera un conguaglio dei contributi previdenziali dovuti all’INPS, nel modello F24 ogni 16 del mese.
Se il datore di lavoro decide di non corrisponderli, commette reato. Le somme erogate in busta paga, infatti, vengono poi restituite dall’INPS come compensazione con i contributi previdenziali.
Assegni familiari 2020: cosa sono
Si tratta di una prestazione economica erogata dall’INPS, a nuclei familiari appartenenti ad alcune categorie di lavoratori:
- i lavoratori dipendenti;
- titolari di pensione.
La misura di questa prestazione avviene secondo determinate tabelle, fornite annualmente dall’INPS. A seconda di diverse situazioni familiari, ci sono degli scaglioni di reddito.
Assegni familiari 2020: l’importo
L’importo degli assegni familiari non è univoco per tutti i lavoratori. La cifra della prestazione economica varia:
- dal reddito;
- dal nucleo familiare.
La domanda deve essere presentata per ogni anno a cui si ha diritto all’assegno familiare. Per quanto riguarda le tempistiche, bisogna presentare la domanda dal mese di luglio dell’anno in cui si fa richiesta, fino alla fine di giugno dell’anno successivo.
Assegni familiari 2020: come fare domanda
La domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica. Quindi si deve utilizzare uno di questi canali:
- servizio online, il lavoratore può inoltre da sé la domanda, accedendo all’apposita sezione dal portale dell’Istituto previdenziale;
- patronati e intermediari dell’Istituto previdenziale, usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi;
- datore di lavoro, fornendogli una delega per effettuare tale operazione.
Assegni familiari 2020: cosa fare se il datore non li paga
Il datore di lavoro, se non corrisponde gli assegni familiari, può essere denunciato ai Carabinieri o alla Procura della Repubblica, per il reato di indebita percezione di erogazione a danno dello Stato.
Il diritto al pagamento dell’assegno familiare arretrato si prescrive entro 5 anni. La richiesta per gli assegni arretrati si può avanzare:
- al datore di lavoro, anche se non si è più dipendente;
- all’INPS, con diverse modalità (sul sito INPS, Contact Center o Patronati).
Non si possono richiedere al nuovo datore di lavoro.