Sciopero Taxi: il 6 novembre 2020 i tassisti si fermano e protestano contro il Dpcm. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito alla protesta dei tassisti.
Sciopero Nazionale Taxi: la protesta dei tassisti
I tassisti si fermano e protestano contro il nuovo Dpcm e la grande crisi che sta mettendo in croce il settore. Lo sciopero nazionale dei taxi si svolgerà domani, 6 novembre 2020. In tutta Italia ci saranno manifestazioni, ma la sede nevralgica sarà a Roma, dove le auto si ritroveranno alle 10 davanti al ministero delle Finanze in via XX Settembre.
Sciopero taxi 6 novembre 2020: perché i lavoratori scendono in piazza
La protesta dei tassisti parte dal nuovo Dpcm. I lavoratori si ritroveranno per lo sciopero dei taxi il 6 novembre 2020, in tutta Italia. I tassisti si oppongono all’impossibilità di spostarsi all’interno di alcune zone e tra regioni. Lo sciopero durerà 24 ore ma il servizio sarà garantito ad alcune fasce: come si legge nel comunicato, il trasporto ”sociale” per anziani, portatori di handicap e malati non verrà cancellato.
Sciopero Taxi: parla il responsabile Ugl
Alessandro Genovese, responsabile di Ugl Taxi, ha dichiarato: “Siamo costretti a fermarci perché non abbiamo neanche più i soldi per il carburante. Abbiamo trasportato per mesi medici e pazienti, abbiamo adeguato le nostre auto con paratie per il covid, ci siamo comprati mascherine, guanti e gel a spese nostre dandole spesso anche agli utenti sprovvisti, ma ad oggi gli aiuti che ci sono arrivati sono davvero minimi. E in più lo Stato continua a chiederci le tasse. Così non si può andare avanti”.