Sono trascorsi solo tre giorni dall’entrata in vigore dell’ultimo DPCM che divide l’Italia in tre colori e già si parla di nuove restrizioni per far fronte all’emergenza coronavirus all’interno del nostro Paese.
Emergenza coronavirus: l’Italia divisa in tre zone con il nuovo DPCM
L’ultimo decreto datato venerdì 6 novembre, suddivide l’Italia in tre zone: rossa, arancione e gialla. Se nella prima i cittadini stanno vivendo un secondo lockdown – anche se in parte più leggero rispetto a quello della scorsa primavera -, le Regioni che sono state collocate nelle altre due colorazioni devono seguire delle regole restrittive differenziate per evitare di incorrere in una chiusura generale.
L’assegnazione di una determinata colorazione a una zona piuttosto che a un’altra ha suscitato non ben poche polemiche negli ultimi giorni tanto che, già oggi pomeriggio, si terrà un nuovo incontro tra Governo e Regioni per decidere insieme se effettuare o meno dei cambiamenti.
Emergenza coronavirus: l’Alto Adige diventa zona rossa, rischiano Campania, Veneto e Toscana
Mentre l’Alto Adige, dichiarata dal presidente Conte zona gialla, ha scelto di autoproclamarsi zona rossa già a partire da ieri, bisognerà capire quale sarà il destino di Campania, Veneto e Toscana che rischiano tanto quanto la prima.
Nel frattempo, l’Ordine dei Medici appare compatto sul fronte chiusura, chiedendo al Governo un lockdown generalizzato per far si che le strutture ospedaliere di tutta Italia non risentano delle stesse pressioni che, in questi giorni, stanno vivendo gli ospedali di Milano e provincia.
In attesa, quindi, di conoscere se e quali misure verranno applicate alle Regioni rischio chiusura dopo l’analisi degli ultimi dati da parte del Cts, il ministro Boccia ha voluto commentare così la scelta dell’Alto Adige di diventare zona rossa: “La decisione della Provincia Autonoma di Bolzano di adottare ulteriori restrizioni rispetto a quanto stabilito in precedenza è l’esatta fotografia del regime di autonomia locale in raccordo col potere centrale. Ringrazio il presidente Kompatscher per la correttezza e la tempestività con la quale ha informato il governo in ordine alle sue legittime decisioni motivate da comprovati e trasparenti dati e analisi epidemiologiche”.