La piega sempre più devastante che sta prendendo il Coronavirus nell’ultimo periodo ha costretto il governo a ricorrere ad una soluzione del tutto insperata. Infatti, nel caso in cui la curva dei contagi non dovesse accennare ad attenuarsi, la scelta ricadrebbe inevitabilmente in un lockdown totale per tutto il territorio italiano. Di recente, lo stesso provvedimento è stato richiesto anche dall’Ordine dei Medici.
Tuttavia, il presidente Giuseppe Conte vorrebbe evitare di vanificare la suddivisione delle regioni italiane in zone gialle, arancioni e rosse. Di conseguenza, ritiene sia meglio attendere l’esito statistico che avrà questo provvedimento sulla situazione dei contagi.
L’obiettivo del governo è quello di arrivare alla data del 15 novembre, in modo tale da poter delineare un quadro maggiormente dettagliato. A partire da questa data, difatti, si avranno più probabilità di sapere se il provvedimento disposto da Conte avrà dato i risultati sperati, oppure no. In caso di ipotesi negativa, tutte le regioni verranno catalogate come zone rosse. Ciò comporterà ovviamente l’aggiornamento del documento passato, e quindi di un nuovo Dpcm.
Secondo alcune dichiarazioni recenti, l’ipotesi sembrerebbe essere temporaneamente remota. Tuttavia, esperti e persone competenti nel settore si sono espresse a tal proposito.
Coronavirus: il parere degli esperti e degli analisti
Il fattore più importante a cui bisogna fare riferimento, oltre ai numerosi casi di Coronavirus, è il fenomeno relativo alla saturazione degli ospedali. Difatti, supponendo che la curva dei contagi possa calare, la saturazione delle strutture ospedaliere rischierebbe di arrivare prima della data di scadenza. Di conseguenza, sarebbe necessaria la creazione immediata di nuove strutture ospedaliere.
Il parere degli esperti aveva pronosticato una crescita dei contagi a partire dal 6-8 novembre. Una lieve fase di ripresa, allo stato attuale, la si avrebbe proprio in data 15 novembre. Ovviamente, essendo solamente delle ipotesi, è bene che queste vengano prese per quello che sono, in quanto la situazione potrebbe variare da qui a pochi giorni.