La battaglia di Donald Trump non si è ancora conclusa: l’attuale presidente americano non intende riconoscere la vittoria di Joe Biden alle ultime elezioni e, come aveva già anticipato, è iniziata la sua offensiva legale contro il risultato finale.
Usa 2020: Trump e le innumerevoli accuse a Biden
Il candidato repubblicano, già dopo la prima nottata dedicata allo spoglio delle schede, aveva accusato il suo avversario di brogli e di voti conteggiati in maniera errata. Quelli che hanno influito maggiormente sulla vittoria di Biden sono stati quelli giunti tramite posta, un servizio di cui molti americani si sono avvalsi per evitare assembramenti ai tempi del Covid. Una soluzione, quindi, che ha rallentato lo scrutinio degli stessi e, per questo motivo, secondo Trump il risultato finale non si è poi rivelato corretto.
Usa 2020: Trump sceglie di fare causa alla Pennsylvania
inoltre, come riporta l’Associated Press, Trump ha ufficialmente dato il via alla sua causa nei confronti della Pennsylvania e del suo segretario di stato, Kathy Boockvar, accusandola di aver utilizzato un differente sistema di conteggio per i voti presentati via posta rispetto a quelli effettuati di persona.
La Pennsylvania, infatti, è lo Stato che con i suoi 20 grandi elettori ha dato ufficialmente la vittoria a Joe Biden e, per questo motivo, Donald Trump continua a ribadire l’irregolarità degli stessi.
Intanto dalla Casa Bianca, il portavoce fa sapere che “le elezioni non sono ancora finite” e bisognerà attendere fino all’8 dicembre, data entro la quale sarà necessario risolvere tutte le controversie legate proprio alle accuse di Trump.
Usa 2020: le dichiarazioni di Barr e le anticipazioni dell’Associated Press
Inoltre, sempre secondo quanto riportato dall’Associated Press, il ministro della giustizia americano William Barr ha ufficialmente autorizzato il dipartimento a indagare su “accuse rilevanti” di frode elettorale. Lo stesso ha poi chiarito che l’indagine partirà solo “se ci sono accuse di irregolarità chiare e apparentemente credibili. Irregolarità che, se riscontrate realmente, potrebbero potenzialmente impattare sul risultato elettorale di un singolo stato”.