La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, afferma su Twitter: “Ottime notizie da Pfizer e BioNTech sui risultati positivi della loro sperimentazione clinica per un vaccino contro il Covid-19. La scienza europea funziona! La Commissione presto firmerà un contratto con loro per avere fino a 300 milioni di dosi. Continuiamo a proteggerci a vicenda nel frattempo”. Tutto lascia ben sperare, l’Europa ha una soluzione al virus che tiene in balia il mondo da mesi e mesi.
Vaccino anti-Covid: prevenire il 90% delle infezioni
Il vaccino anti-Covid sviluppato dall’azienda americana Pfizer e la società tedesca di biotecnologia BioNTech è risultato efficace nel prevenire il 90% delle infezioni durante la terza e ultima fase della sperimentazione, che è ancora in corso, ma questo vuol dire che 9 persone su 10 esposte al virus non ne vengono contagiati. Anche il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus commenta l’annuncio di Pfizer, sono “notizie incoraggianti”, non solo per l’Europa ma per il mondo intero.
Non per ultimo, Anthony Fauci, il super esperto americano in malattie infettive, che ha messo in dubbio le capacità nella gestione della pandemia del presidente uscente Trump (che se avesse vinto queste elezioni 2020 avrebbe rimosso immediatamente dall’incarico) parla dell’efficacia del vaccino della Pfizer e BioNTech: “Straordinaria: avrà un importante impatto sulla risposta al Covid-19“. “Mostrano – ha osservato Fauci – che la nuova tecnologia utilizzata, basata sull’impiego dell’Rna messaggero, funziona nell’indurre la risposta immunitaria”.
Pfizer-BioNTech: come funziona il vaccino
“Vaccini di questo tipo – spiega l’Ansa – utilizzano la sequenza del materiale genetico del nuovo coronavirus, ossia l’acido ribonucleico (Rna), il messaggero molecolare che contiene le istruzioni per costruire le proteine del virus. Utilizzare l’Rna messaggero (mRna) è stata una scelta dettata dall’esigenza di riuscire a produrre vaccini in breve tempo, ottenendo una risposta immunitaria ottimale. L’obiettivo è somministrare direttamente l’mRna che controlla la produzione di una proteina contro la quale si vuole scatenare la reazione del sistema immunitario”.
Quindi poiché la tecnologia è la stessa alla base del vaccino anti-Covid dell’altra azienda tedesca Curevac e dell’americana Moderna, sempre secondo l’immunologo Fauci, la speranza è che probabilmente avremo presto due vaccini poiché il sistema immunitario è capace di riconoscere la proteina Spike, responsabile della pandemia, e nel momento in cui avviene “le difese dell’organismo stimolano la produzione di cellule B, che producono anticorpi, e di cellule T, specializzate nel distruggere le cellule infette”.