Il 13 novembre 2020 ricorrono i 5 anni dall’attentato terroristico nel cuore di Parigi noto come la strage del Bataclan. Da allora, ogni anno, si ricordano i morti di quella strage con una consueta cerimonia che, però, quest’anno non ci sarà per rispettare le regole del distanziamento sociale attive anche in Francia da fine ottobre.
Il governo francese avrebbe voluto svolgere una manifestazione più ampia che comprendesse tutte le vittime del terrorismo, anche più recenti, come il professore Samuel Paty brutalmente decapitato in ottobre da un estremista.
I fatti
Quest’anno solo la sindaca Anne Hidalgo e alcuni familiari saranno al Bataclan. Era venerdì anche 5 anni fa quando Parigi fu messa sotto attacco dal terrorismo dell’Isis che colpì, quasi contemporaneamente, in sei zone diverse uccidendo 130 persone e ferendone 368. L’attacco più organizzato e coordinato fu compiuto nella sala da concerti del Bataclan durante un concerto di musica metal, solo in quell’attacco morirono 89 persone.
Per quella strage sta scontando la sua pena Salah Abdeslam, unico sopravvissuto del suo gruppo. Durante le azioni terroristiche, il presidente Hollande dichiarò lo stato d’emergenza mentre gli attacchi erano ancora in corso, situazione che venne prorogata più volte e durò per due anni. Macron propose una legge antiterrorismo, tuttavia la situazione in Francia è ancora molto tesa.
La situazione oggi
Sempre nel 2015 fu compiuto un altro attentato che fece molto discutere, quello a Charlie Hebdo il giornale satirico, colpevole di aver realizzato vignette giudicate sacrileghe dei terroristi.
Oggi in Francia, la situazione è ancora tesa anche se con delle differenze, infatti i recenti attacchi a Nizza, a Marsiglia e Parigi nel 2017 e quella a Strasburgo nei tra le bancarelle del mercatino di Natale l’11 dicembre 2018 e altre azioni, indicano, secondo gli esperti, che la metodologia dei terroristi è cambiata tendendo ad agire più in solitaria ed è meno organizzata, tuttavia l’ideologia rimane quella della guerra verso l’Occidente.