La Legge di Bilancio per il 2021 introduce importanti novità per l’uscita dal lavoro dei dipendenti part-time verticali: infatti, sia per il settore pubblico sia per quello privato le pensioni prevedranno uscite anticipate.
Pensioni, uscite anticipate per lavoratori part-time
Un contenzioso durato quasi 9 anni ma che forse si potrebbe risolvere grazie alla Legge di Bilancio del 2021. Stando alla bozza del testo, infatti, pare sia possibile usufruire di un’uscita anticipata per le pensioni riservata, però, soltanto ai lavoratori impiegati per un part-time verticale ciclico.
Questa particolare forma contrattuale non è molto nota ma è diffusa: consiste nello stipulare un accordo in base al quale il lavoratore non lavora a turni settimanali, ma soltanto in alcuni periodi dell’anno.
Questi lavoratori cercavano quindi di combattere le discriminazioni previdenziali che li affliggevano perché convinti che non dovesse venire retribuito e calcolato ai fini pensionistici soltanto il periodo lavorativo effettivamente svolto, ma in generale tutto l’anno in quanto il contratto lo prevede.
Novità nella Legge di Bilancio 2021
Dunque, tra le novità che potrebbe introdurre la nuova Manovra per il 2021 vi sarebbe – oltre alla proroga di Ape Sociale e Opzione Donna – anche la possibilità (per i lavoratori impiegati part time verticali) di uscita anticipata dal lavoro.
Come già avviene per il settore pubblico e per i contatti già conclusi, l’opzione viene estesa anche al privato, con la possibilità di vedersi riconosciuti ai fini previdenziali le settimane lavorative in rapporto al totale dei contributi annuali al minimale contributivo stabilito.
Potrebbero arrivare ulteriori dettagli nelle successive circolari dell’INPS, in seguito all’approvazione della Legge di Bilancio 2021. Quel che è certo è che sarà onere del lavoratori richiedere all’INPS il riconoscimento di questi periodo lavorativi.