Rovesciando un divieto approvato 18 anni fa, il Nevada diventa il primo stato americano che inserisce nella sua Costituzione i matrimoni gay. Il 62% degli elettori si è espresso in favore del referendum “Marriage regardless of gender amendment”, mentre il 38% hanno votato contro l’emendamento; lo ha ufficializzato il segretario di Stato del Nevada.
Questo importante risultato sancisce che il matrimonio non è solo “l’unione di un uomo e di una donna”, ma è la celebrazione dell’amore, quello che è sempre stato. La svolta è arrivata in seguito al referendum che si è svolto il 3 novembre scorso, insieme al voto per le presidenziali statunitensi, abrogando finalmente una misura che era stata approvata nel non lontano 2002. Chris Davin, il presidente di Equality Nevada, ha dichiarato ai microfoni della Nbc News: “È bello che abbiamo fatto decidere agli elettori, sono state le persone a decidere, non i giudici o i rappresentanti eletti. Questa è democrazia diretta, è così che tutto dovrebbe essere“.
Un grande passo per l’umanità
Dopo Sarah McBride, la prima senatrice transgender della storia degli Stati Uniti e la legge italiana per contrastare l’omotransfobia, la misoginia e le violenze contro le persone disabili, il mondo sta facendo davvero dei passi importanti che portano a quella che dovrebbe essere la normalità. Nel 2009 il Nevada aveva, comunque, già approvato una legge sulle unioni civili, fino a quando poi con la sentenza della Corte Suprema del 2015 i matrimoni gay sono stati riconosciuti in tutti gli Stati Uniti.