Il monitoraggio giornaliero dell’Istituto Superiore di Sanità ha messo in luce quali Regioni sono a rischio cambio colore. Dopo il passaggio dell’Abruzzo nella zona rossa, inoltre, anche il Piemonte e la Lombardia hanno chiesto di entrare nella zona arancione. Ma altre 4 Regioni rischiano un passaggio a una zona di rischio maggiore.
Nuove Regioni a rischio cambio colore
La pandemia di coronavirus in Italia continua a premere sulla popolazione e nonostante si registri un lieve calo dei contagi, la pressione sulle terapie intensive è molto alta.
Dopo il Dpcm del 3 novembre molte Regioni hanno subito il cambio colore dalla zona di partenza a una di rischio più elevato, altre si sono auto proclamate zone rosse oppure hanno introdotto restrizioni più severe per i cittadini.
Attualmente, secondo l’istituto Superiore di Sanità sarebbero la Puglia, la Liguria e la Basilicata le tre Regioni che rischiano di passare dalla zona arancione a quella rossa. Il Veneto, invece, è osservato speciale per il passaggio dalla zona gialla a quella arancione.
Secondo Rezza – dell’Istituto Superiore della Sanità – occorrerà attendere almeno venerdì 20 novembre per poter vedere i primi risultati delle misure introdotte dal Governo. Si potranno analizzare i contagi a partire dalle prime zone rosse – Lombardia, Calabria, Valle D’Aosta e Piemonte -, mentre per le successive occorrerà attende altre settimane.
Lombardia e Piemonte verso zona arancione?
Per il momento sono stati segnalati soltanto casi di passaggio dalle zone a minor rischio a quelle di maggior rischio. Infatti, il passaggio contrario necessità di almeno 14 giorni di permanenza.
La Lombardia e il Piemonte, comunque, stanno già premendo sul Governo affinché allo scadere dei 14 giorni (ovvero il 27 novembre) si possa pensare a un passaggio delle due Regioni alla zona arancione.
Il Governatore lombardo Attilio Fontana, infatti, ha fatto notare come i numeri della Lombardia si stiano avvicinando a quelli delle zone arancioni. “Diciamo che siamo arrivati in cima al plateau, a questa sorta di montagna – ha detto Fontana -. Adesso siamo in una fase in cui camminiamo in pianura e presto inizierà la discesa”.
“L’evoluzione dell’epidemia – ha poi aggiunto il Governatore lombardo – parte dal fatto che non è che improvvisamente si annulli tutto. Noi abbiamo avuto una salita costante e anche molto violenta dei ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive. Adesso siamo in una fase in cui c’è un aumento, ma molto più ridotto“.
Il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, invece, ha fatto notare come l’indice Rt regionale sia calato a 1,37%.