Nonostante la nascita del movimento ‘Schools for future’ italiano, le grandi compagnie di telecomunicazione hanno annunciato che escludono le piattaforme di didattica a distanza (Dad) dal consumo di gigabyte previsto nei loro abbonamenti per gli smartphone e tablet. La didattica a distanza senza consumare gigabyte si può fare.
Tim, Vodafone e Wind Tre sono dalla parte degli studenti, ma tale decisone è stata presa anche grazie all’invito della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che insieme alla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti e alla ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, che hanno sollecitato le tre big a trovare una soluzione nell’agevolare i ragazzi a seguire le proprie lezioni da remoto. Anche per merito del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, oggi le studentesse e gli studenti di tutta Italia possono seguire le loro lezioni online senza consumare il traffico dati dei loro device.
Non pochi problemi per i ragazzi costretti a seguire i propri insegnati da PC, tablet o addirittura mobile a causa della pandemia globale. Il coronavirus ha fatto davvero parecchi danni ma il governo ha trovato momentaneamente una piccola soluzione per semplificare la Dad. Anche se i ragazzi restano ancora delusi da questo governo: “Questa estate è stato fatto poco o niente. Secondo noi si sarebbero potute fare tante cose tra cui quel che avevano promesso come gli interventi di piccola edilizia, il cambio degli infissi all’interno delle classi, nei bagni. Noi in succursale abbiamo dei piani con due bagni per 180 studentesse”, aveva detto Alessandro Del Giglio, rappresentante d’Istituto del Liceo Gioberti di Torino, del movimento ‘Schools for future’.