Molte aziende farmaceutiche hanno annunciato l’efficacia del vaccino contro il coronavirus in sperimentazione. Da Pfizer, che ha annunciato l’efficacia al 90%, fino all’americana Moderna, le cui dosi risulterebbero efficaci al 95%. Ma quando arriva il vaccino contro il coronavirus in Italia e quante dosi saranno disponibili?
Vaccino coronavirus: quando arriva in Italia?
“Come noto – si legge nella comunicazione ufficiale – l’Italia ha aderito all’iniziativa dell’Ue per l’acquisto del più ampio portafoglio possibile di vaccini” e i primi “potrebbero essere disponibili già a partire dai primi mesi del prossimo anno“.
“In particolare – scrive Domenico Arcuri, il Commissario straordinario per l’emergenza – il vaccino Pfizer permetterebbe all’Italia di disporre già da fine gennaio 2021 di circa 3,4 milioni di dosi da somministrare a 1,7 milioni di persone”.
Dapprima, però, queste dosi saranno destinate ai soggetti più fragili: via libera alla somministrazione sugli anziani delle Rsa e negli ospedali. Una volta completata la prima somministrazione, “gli altri vaccini in arrivo” saranno destinati “a tutte le altre categorie di cittadini”.
“Saranno previste modalità differenti di somministrazione – prosegue la nota -, in linea con la ordinaria gestione vaccinale, attraverso una campagna su larga scala (es drive-through) a partire dalle persone con un elevato livello di fragilità”.
Le caratteristiche del vaccino
In merito al trasporto del vaccino, invece, è stato chiarito potrebbe avvenire grazie all’aiuto dell’Esercito.
“Le caratteristiche di consegna di questo primo vaccino prevedono, per garantire la sua integrità, che questo sia consegnato esclusivamente dal fornitore direttamente ad ogni punto di somministrazione”, rivela ancora la nota.
“Le caratteristiche di conservazione, inoltre, di queste prime dosi di vaccino, prevedono che lo stesso possa essere mantenuto per
- 15 giorni dalla consegna nelle borse di conservazione del fornitore;
- 6 mesi, qualora si disponga di celle frigorifere a temperatura -75°C+-15°C”.
Per quanto concerne, infine, la somministrazione, il vaccino va “utilizzato al massimo entro 6 ore dall’estrazione dalle borse o dalla cella di conservazione. Si consideri inoltre che ogni fiala di vaccino contiene 5 dosi“.