Il Dpcm del 6 novembre scorso ha introdotto nuove regole per il contenimento del coronavirus e altrettante multe per i trasgressori. In particolare, abbassare la mascherina per fumare potrebbe portare al pagamento di una multa da 400 euro. Ecco le zone dove è vietato fumare in pubblico.
Abbassare la mascherina per fumare è consentito?
Divieto di assembramento, mantenimento della distanza di sicurezza dalle altre persone, igiene frequente della mani e utilizzo corretto della mascherina anche all’aperto. Queste sono le regole fondamentali per prevenire il contagio da coronavirus.
Ma accanto alle norme da seguire ci sono anche le sanzioni per i trasgressori. Infatti, relativamente al fumo della sigaretta, nel Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte non vi è alcun riferimento alla possibilità di abbassare la mascherina in pubblico.
Anzi, le regole vorrebbero che la mascherina rimanesse correttamente indossata (coprendo naso e bocca) ogni qual volta si esce all’aperto. Inoltre, è possibile abbassare le protezioni soltanto quando si consumano cibi o bevande rigorosamente seduti al tavolo.
Il vizio del fumo, quindi, potrebbe costare caro a moltissime persone: le multe per i trasgressori possono arrivare fino a 400 euro.
Regioni dove si può fumare all’aperto
Mentre il Dpcm del Presidente del Consiglio non tratta in modo esplicito la possibilità di abbassare la mascherina per fumare una sigaretta, diverse Regioni hanno provveduto all’emanazione di apposite ordinanze a tale riguardo.
L’ordinanza congiunta tra Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia permette ai cittadini di abbassare i dispositivi di protezione per fumare. Tuttavia, è di fatto obbligatorio – in questi casi – mantenere la distanza di minima di almeno un metro dalle altre persone.
Il Lazio e la Campania, invece, esplicitano l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, senza alcun riferimento alla possibilità di abbassare i dispositivi per fumare. In diversi Comuni della Campania, infatti, i cittadini sono stati sanzionati per aver trasgredito le ordinanze.
Emblematico è infine il caso di Massa Carrara, dove il sindaco ha emanato un’ordinanza esplicita che introduce il divieto di abbassare la mascherina per fumare.
Milano, vietato fumare all’aperto
Milano è la prima città italiana dove verrà introdotto – a partire da gennaio 2021 – il divieto di fumare all’aperto. Infatti, le sigarette si potranno accendere soltanto nei luoghi isolati, o comunque dove è possibile mantenere una distanza ben più elevata di un metro dagli altri. Si parla di almeno 10 metri.
A partire dal prossimo anno, quindi, sarà vietato fumare alla fermata mentre si attende un mezzo pubblico, nei parchi, all’esterno di strutture sportive o fuori dai cimiteri. Il “Regolamento per la qualità dell’aria” è stato diffuso direttamente da Palazzo Marino. Da gennaio 2025, invece, sarà addirittura vietato fumare in tutte le aree pubbliche all’aperto.
Non si tratta, però, di un provvedimento legato alla diffusione del virus, o per lo meno non è questo l’obiettivo primario del provvedimento.
“Si tratta – precisa il Comune in una nota – di misure che hanno un duplice obiettivo: aiutano a ridurre il Pm10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni e tutelano la salute dei cittadini dal fumo attivo e passivo nei luoghi pubblici e frequentati anche dai minori”.