Opzione Donna è stata prorogata fino al 2021, ma sarà l’ultima volta: il Governo, infatti, intende introdurre una riforma delle pensioni già dal 2022. Penalizzate saranno tutte le tipologie di pensionamento anticipato: da Quota 100 (che permette l’uscita dal lavoro con 62 anni di contribuiti e 38 di età) a – appunto – Opzione Donna (che prevede la possibilità di uscita dal lavoro con 58 anni di età e 35 anni di contributi).
Vediamo chi può accedere per l’ultimo anno a questo tipo di pensionamento anticipato e con quali requisiti si può presentare la domanda.
Pensioni, Opzione Donna prorogata al 2021
Opzione Donna va in pensione: un sillogismo che descrive come il 2021 sarà l’ultimo anno durante il quale sarà possibile accedere a questa finestra rosa di pensionamento anticipato.
Per il prossimo anno, comunque, l’interesse per il pensionamento anticipato riguarderà le lavoratrici classe 1962. Con opzione Donna, infatti, è possibile lasciare il lavoro con 58 anni di età e almeno 35 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2021.
I requisiti per accedere a questa finestra sono – appunto – l’aver maturato gli anni di contributi versati minimi entro la fine del 2021, e l’aver compiuto 58 anni di età per le lavoratrici autonome (59 anni se si tratta di lavoratrici del settore pubblico).
Questo tipo di pensionamento anticipato, comunque, comporta la decurtazione dell’assegno pensionistico: in particolare, il taglio potrebbe raggiungere il 25% dell’assegno rispetto al calcolo effettuato con il sistema misto.
I tempi per le prime erogazioni, infine, variano da settore pubblico a privato. Nel dettaglio, saranno necessari almeno 12 mesi per le lavoratrici dipendenti, mentre aumenteranno a 18 i mesi necessari per le autonome.