L’Italia non è solo il Paese della tradizione ma anche dell’innovazione. Infatti, come viene riportato dall’analisi effettuata da Unioncamere–Dintec, anche per l’anno 2019 l’Italia si conferma al quarto posto della classifica europea per numero di brevetti, con ben 4.242 invenzioni pubblicate.
L’Italia è tra i primi Paesi europei per il numero di brevetti
L’Italia segue Paesi come la Germania, la Francia e i Paesi Bassi, diventando uno degli Stati tra i maggiori innovatori europei. In particolare, il campo centrale, per il quale si sono registrate maggiori sottoscrizioni di brevetti, è il settore della robotica applicata alla produzione manifatturiera: dei 40.000 brevetti italiani, depositati tra il 2010 e il 2019, quasi 6.000 rientrano, in effetti, nell’ambito dei sistemi avanzati per l’industria. Inoltre, altra grande componente sulla quale si è investito in ricerca e sviluppo è il green; infatti i brevetti legati alle tecnologie a tutela dell’ambiente rappresentano il 7% delle domande complessive presentate nel decennio. Tuttavia, nel complesso, la produzione di questo tipo di brevetti nel 2019 è diminuita rispetto a quella del 2012.
Brevetti europei: i settori più innovativi
A differenza di quello che si è verificato in Italia, a livello europeo il settore che ha registrato più domande di brevetto è quello medico, con ben 437 richieste, fattore che indica come il nostro continente sia all’avanguardia in questo particolare campo. Perciò non stupisce il fatto che i passi avanti più consistenti nella ricerca di un vaccino contro la pandemia globale di Covid-19 si siano verificati proprio in Europa. Altri settori europei con un incremento delle richieste di brevetti sono quello per imballaggi, con un totale di 278 domande, e quello dei veicoli, con 203 nuovi brevetti.
Brevetti in Italia: vince il Nord
Per quanto riguarda l’Italia, un altro dato rilevante, scaturito dalla ricerca, è il fatto che tra tutte le regioni, la Lombardia si è aggiudicata il numero maggiore di brevetti registrati, ben 1.382, con un aumento del 20% rispetto al 2010. Al secondo posto c’è l’Emilia Romagna, con 741 brevetti e un aumento dell’ 8%. Infine sul podio si posiziona il Veneto con 574 nuovi brevetti, registrando un aumento del 28%, superiore rispetto a tutte le altre regioni.
La domanda dei brevetti in Europa
Ma come si può registrare un brevetto? A livello europeo la procedura per richiederlo si focalizza non solo sulla protezione di salvaguardia, ma serve anche a non limitare indebitamente questa. Per questo, quando si registra un brevetto, uno dei campi della domanda a cui è importante prestare la maggiore attenzione è la descrizione. Innanzitutto, si deve esprimere efficientemente la materia trattata nella forma di uno o più esempi, che includono un’invenzione indefinita, e descrivere vantaggi di determinati elementi delle inclusioni. Infine, nelle rivendicazioni più ampie, si deve specificare anche la materia trattata per la quale è desiderato un monopolio.