La stagione invernale è ormai alle porte e per tutti gli sciatori amatoriali, dilettanti o professionisti, una giornata – o una settimana – sulle piste è irrinunciabile. Per l’ultimo weekend di novembre, inoltre, è previsto l’arrivo del freddo e della prima neve sui rilievi dell’Appenino e sulle Alpi.
Dunque, il Governo è al lavoro per definire un piano per la ripartenza degli impianti sciistici. Stando alle prime bozze del provvedimento, pare che le funivie e le cabinovie delle zone rosse resteranno chiuse, mentre nelle zone arancioni potrebbero riempirsi fino al 50%, con l’obbligo di utilizzo della mascherina chirurgica a bordo. Ecco le regole da seguire per sciare in sicurezza.
Impianti sciistici, le regole da seguire
Mascherina sempre obbligatoria, così come il mantenimento delle distanze interpersonali tra le persone. I dispositivi di protezione, comunque, potranno essere indossati anche sotto allo scaldacollo.
La bozza delle regole da seguire per accedere agli impianti sciistici è già giunta sul tavolo della Conferenza delle Regioni, in attesa di passare al vaglio del Governo e al parere del Comitato Tecnico Scientifico.
Si pensa a una parziale apertura degli impianti nelle zone arancioni, mentre nelle zone rosse resterà tutto chiuso. Le funivie e le cabinovie dovranno rispettare la capienza massima fissata – al momento – al 50%, mentre in caso di maltempo potranno caricare più sciatori per evitare il formarsi di assembramenti nelle baite.
Nel caso delle seggiovie, invece, la portata massima è stata fissata al 100% della capienza del veicolo “con uso obbligatorio di mascherina chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata inserendola in strumenti (come fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità”.
Infine, per limitare il numero massimo di presenze giornaliere, si sta ipotizzando “l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, determinato in base alle caratteristiche della stazione/area/comprensorio sciistico, con criteri omogenei per Regione o Provincia Autonoma o comprensorio sciistico da definire successivamente”.
Si potrà sciare quest’inverno?
Quello che tutti gli amatori si stanno chiedendo è se sarà possibile o meno sciatore per questa stagione invernale.
Ebbene, nulla è ancora stato deciso, ma se la bozza delle Regioni passerà la prova del Governo e soprattutto del Comitato Tecnico Scientifico, c’è la possibilità di recarsi a sciare anche per quest’anno.
Gli operatori di Cortina, ad esempio, si sono rivolti a Luca Zaia, chiedendo di ripartire attorno al 14 dicembre, in modo da ricevere qualche incasso per le feste natalizie. Il Governatore del Veneto, però, ha risposto: “Tifiamo perché venga la neve e tanta, che si possa tornare alla normalità. Però da qui alla normalità c’è di mezzo il buon senso. Vedremo di capire, giorno dopo giorno, quale sarà l’evoluzione”.
Sugli impianti del Trentino, invece, è intervenuto il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, sperando di poter annunciare la ripartenza degli impianti intorno al 15 dicembre. “Prima scende la curva – ha detto -, poi pensiamo allo sci”.
Infine, anche l’amministratore delegato della Fondazione Cortina 2021, Valerio Giacobbi ha confermato: “Ancora non sappiamo quando gli impianti potranno aprire. Fino al 18 dicembre rimarranno chiusi, poi speriamo che con i giusti protocolli la stagione possa partire”. Se così non fosse, le perdite ammonterebbero a circa il 70%.