Agli scavi archeologici di Pompei è stata effettuata una incredibile scoperta: due corpi rinvenuti integri dopo 2000 anni dall’eruzione del Vesuvio.
Ritrovati due corpi agli scavi di Pompei
L’attività di ricerca e scavo al parco archeologico di Pompei, in provincia di Napoli, non si ferma neanche con la pandemia mondiale. E infatti è stato fatto un ritrovamento a dir poco sensazionale: i corpi di due uomini intatti che fuggivano dall’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C. in cui persero la vita migliaia di persone e fu rasa al suolo l’intera città di Pompei, coperta di lava e lapilli.
La scoperta è avvenuta nella villa suburbana di Civita Giuliana, una tenuta augustea in cui nel 2017 erano stati rinvenuti i resti di tre cavalli. Il direttore degli scavi di Pompei, Massimo Osanna, alla guida del Parco archeologico da settembre 2020, definisce questo nuovo ritrovamento eccezionale.
Un nobile e uno schiavo in fuga dall’eruzione del Vesuvio
Ad essere rinvenuti in questa nuova scoperta sono i corpi di due uomini pompeiani. Si tratta di un ricco nobile, presumibilmente quarantenne, avvolto in una coperta di lana, e un giovane schiavo. Molto probabilmente i due fuggiaschi stavano cercando rifugio nella villa in seguito all’eruzione del vulcano avvenuta il 25 ottobre 79 d.C.
I due resti umani sono stati rinvenuti grazie alla tecnica dei calchi di gesso, inventata da Giuseppe Fiorelli. Questa tecnica ha permesso di riportare alla luce i due corpi perfettamente integri con una minuzia di dettagli davvero unica. Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha commentato con gioia questa sensazionale scoperta che in poche ore ha fatto il giro del mondo.
La scoperta dei due fuggiaschi avviene pochi giorni dopo le analisi che hanno accertato l’esistenza della più antica bottiglia di olio rinvenuta in seguito alle riprese del programma di Alberto Angela, Ulisse: Il piacere della scoperta, in cui il noto conduttore mostra le meraviglie del Bel paese.