Nella legge di bilancio 2021 viene disposto un credito d’imposta del 15% per le imprese che decidono di investire nei beni necessari per agevolare lo smart working, il “lavoro agile”. Questa novità sarà fruibile anche sugli investimenti realizzati nel 2020.
Smart working: il disegno di legge inizia l’iter di discussione in Parlamento
Il bonus per lo smart working verrà riconosciuto per tutti gli investimenti effettuati per la realizzazione delle modalità di lavoro agile. Questa tipologia di credito rientra nei crediti d’imposta per la Transizione 4.0, misura strutturale atta al potenziamento di tutte le aliquote di detrazione.
Il range temporale al sostenimento di queste spese è stato fissato tra il 19 novembre 2020 e il 31 dicembre 2021. Anche le spese sostenute prima dell’entrata in vigore della legge di bilancio 2021 rientreranno tra le spese agevolabili.
Smart working: il credito d’imposta rientra nel bonus per gli investimenti
Il credito di imposta al 15% rientra nei bonus per gli investimenti, ed è disciplinato dall’art. 185 del piano Transizione 4.0. Al comma 4 di questo articolo è previsto un credito di imposta:
- del 10% per le spese promosse per sostenere gli investimenti in beni strumentali differenti da quelli indicati nella legge n. 232/2016, allegato A (beni ammessi all’iper ammortamento) e da quelli indicati nella legge di bilancio 2017, allegato B (beni strumentali immateriali);
- del 15% per gli investimenti per gli strumenti e i dispositivi tecnologici che l’impresa utilizzerà per la realizzazione di modalità di lavoro agile, secondo quanto prevede l’art. 18 della legge n.81/2017. Attualmente il credito d’imposta riconosciuta per questo scopo è del 6%.
Smart working: piano Transizione 4.0
Il lavoro agile rientra nella strategia per attuare il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza.
L’emergenza pandemica in corso ha fatto riscoprire lo smart working. Per risolvere le criticità che sono emerse, si è deciso di favorire l’implementazione del lavoro agile. La legge di bilancio 2021, infatti, ha deciso di rivolgere un credito d’imposta potenziato a tutte le imprese che decideranno di investire per realizzare e migliorare lo smart working.
Rimarranno in vigore le agevolazioni fiscali per gli investimenti in beni strumentali, immateriali e non.
Smart working: credito di imposta del 20% per investimenti di beni strumentali nuovi
Tutte le imprese che investiranno in beni strumentali nuovi, dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, potranno usufruire di un credito di imposta del 20% (legge di bilancio 2021, art. 185).
Per gli investimenti dei beni ammessi all’iper ammortamento, dal 16 novembre al 31 dicembre 2021, il credito d’imposta sarà:
- pari al 50% del costo fino a 2,5 milioni di euro;
- al 30% fino a 10 milioni di euro;
- al 10% per gli investimenti di importo superiore, con un limite massimo di 20 milioni di euro.
Il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali immateriali, fino al 31 dicembre 2022, sarà pari al 20% del costo. I costi ammissibili devono rientrare entro la soglia di 1 milione di euro.