I buoni spesa per le famiglie sono un aiuto economico introdotto dal decreto Ristori ter: ecco tutte le informazioni utili per ottenerli.
Il decreto Ristori ter rinnova la misura di aiuto per le famiglie più bisognose: i buoni spesa. Si tratta di un contributo economico destinato alle persone in difficoltà economica grazie al quale è possibile acquistare beni di prima necessità, generi alimentari e farmaci.
Questo aiuto straordinario è stato predisposto dal Governo per fronteggiare il difficile periodo di emergenza sanitaria causato dalla pandemia da Covid-19. A sostegno dei cittadini, sono stati stanziati 400 milioni di euro destinati ai Comuni italiani i quali provvederanno ad erogare i buoni spesa alle persone e alle famiglie in difficoltà.
Cosa sono i buoni spesa previsti dal Decreto Ristori ter
I buoni spesa, previsti dal decreto Ristori ter per fronteggiare l’emergenza Covid-19, sono una forma di contributo economico già utilizzato durante la prima ondata del virus. Come spiega il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri “È stato previsto un fondo di 400 milioni di euro da destinare ai Comuni, per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà attraverso l’erogazione di buoni spesa e generi di prima necessità, come avvenne durante la prima fase della pandemia”.
Come funzionano i buoni spesa Covid-19
Per quanto riguarda l’erogazione dei buoni spesa, verranno adottate le medesime modalità già introdotte lo scorso aprile dai Comuni di riferimento. Ciascun ente territoriale stabilirà i criteri per individuare le persone che ne hanno diritto e le modalità di erogazione.
Le famiglie dovranno quindi attenersi alle specifiche regole determinate dal proprio Comune di appartenenza. In generale, così come avvenuto la scorsa primavera, il contributo economico ai cittadini potrebbe arrivare mediante due possibili formule:
• buoni spesa destinati all’acquisto di beni di prima necessità e generi alimentari presso alcuni negozi indicati dal Comune di residenza (elenco dei negozi pubblicato sul sito istituzionale del Comune);
• consegna a domicilio e distribuzione dei beni (alimentari e di prima necessità) alle famiglie bisognose.
Buoni spesa per le famiglie: a quanto ammonta l’importo?
Il contributo stanziato dal Governo verrà ripartito dai vari Comuni in base al numero di abitanti e all’indice di povertà dell’area in questione. Il sindaco, in collaborazione con gli assistenti sociali, stabilirà l’ammontare del contributo sulla base di alcuni parametri che tengano conto anche della tipologia del nucleo famigliare.
Nello specifico l’importo del buono dovrebbe variare da un minimo di 300 euro fino a un massimo di 500 euro.
Per quanto riguarda il nucleo famigliare, i fattori che incidono sull’importo del buono spesa sono: tipologia, età e numero dei famigliari conviventi, reddito, situazione lavorativa, patrimonio immobiliare ed eventuali sussidi economici percepiti.
Come presentare la richiesta per i buoni spesa
Ciascun Comune elaborerà una procedura specifica per la richiesta del sussidio. I buoni spesa verranno erogati sulla base di un’autocertificazione (soggetta a verifiche da parte degli Enti preposti). Confermata la veridicità di quanto dichiarato nella domanda, si procederà con la distribuzione dei buoni spesa o con la consegna a domicilio dei beni di prima necessità.
Chi già aveva usufruito dei buoni spesa Covid-19 dovrà comunque presentare una nuova domanda.