Ordinanza

Le immagini che sono arrivate da Torino e Milano sono “inaccettabili”, secondo il Governatore del Piemonte Alberto Cirio. Infatti, da domenica 29 novembre la Lombardia e il Piemonte sono entrate in zona arancione e si sono creati assembramenti di persone nelle vie dei negozi, subito dopo la loro riapertura.

Assembramenti a Torino e Milano dopo la riapertura

La Lombardia, il Piemonte e la Calabria sono entrati in zona arancione e da domenica 29 novembre i negozi hanno potuto riaprire: a Torino e Milano, però, si sono creati numerosi assembramenti. Una folla di persone ha riempito le vie del centro in barba al coronavirus.

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, aveva esortato i cittadini piemontesi ad osservare il divieto di assembramenti. Le passeggiate erano concesse – vista anche la giornata di sole favorevole – ma nel rispetto delle distanze minime dagli altri e tenendo sempre la mascherina correttamente indossata.

Poche ore dopo, però, lo scenario è di tutt’altro genere. A Torino le vie dei negozi si sono riempite di persone che facevano la fila all’esterno dei negozi o addirittura passeggiavano spalla a spalla senza rispettare le distanze di sicurezza. Qualcuno su Twitter ha commentato: “La zona rossa è un ricordo”.

La stessa situazione è stata segnalata anche a Milano, dove sui quotidiani locali sono apparse le immagini della folla che riempiva il centro della città meneghina.

Il richiamo del Governatore del Piemonte

Alberto Cirio, il Governatore del Piemonte, ha commentato le immagini arrivate da Torino che mostrano la folla all’interno delle vie del centro. Le immagini che balzano sul web riportano la mente all’estate scorsa e tutto questo, però, ad oggi “non possiamo permettercelo”.

Il Governatore ha sottolineato come questa sia stata una situazione “inaccettabile”, e ha anche avvisato che a breve potrebbero arrivare nuovi controlli per scongiurare gli assembramenti.