Nella gara del circuito di Formula 1 in Bahrain, si è assistito ad un incidente dall’esito a dir poco disastroso. Il pilota svizzero Romain Grosjean, infatti, è riuscito a non avere la peggio quasi per miracolo, vista la portata dell’incidente. Nel corso del primo giro, in uscita dalla terza curva, in seguito ad una collisione l’auto di Grosjean si è schiantata contro le barriere a tutta velocità.
Tuttavia, a ridurre la portata dei danni prodotti dall’incidente è stato l’apporto dell’Halo: essenzialmente, si tratta di un sistema di protezione che consiste in una barra curva all’altezza della testa del pilota.
Formula 1, GP del Bahrain: le parole di Hamilton dopo la vittoria
L’incidente avvenuto nella gara di Formula 1, nel GP del Bahrain, ha riguardato principalmente Romain Grosjean. Dopo uno scontro col pilota russo Dani Kyvat, Grosjean si è ritrovato contro le barriere dei margini del circuito ad alta velocità, con la macchina che si è spezzata a causa dell’urto.
Inoltre, danni del veicolo a parte, l’impatto ha provocato un incendio improvviso, facendo sì che il pilota svizzero si ritrovasse improvvisamente tra le fiamme. Grazie al celere intervento dei soccorsi, Romain Grosjean è riuscito a salvarsi da quello che sarebbe potuto essere un incidente fatale.
La gara di Formula 1 del GP del Bahrain ha visto come vincitore Lewis Hamilton, che secondo quanto riportato da Sky Sport, al termine della sfida ha così dichiarato: “Sono state immagini scioccanti da vedere quelle di Grosjean – ha detto Hamilton -. Sono contento che l’Halo abbia funzionato; è un promemoria per chi guarda questo sport pericoloso ed è per questo che siamo in pochi a poter spingere fino al limite”.
L’incidente che ha visto come protagonista Romain Grosjean è stato parzialmente attenuato dall’ausilio dell’Halo, la protezione prevista per tutti i circuiti di Formula 1, testata per la prima volta nel 2015.
Formula 1, GP del Bahrain: la protezione Halo
Il sistema Halo, adottato in Formula 1, consiste in una barra curva posta all’altezza della testa del pilota. La protezione in questione, testata nel 2015, è stata poi resa obbligatoria nel 2018, estendendola a qualsiasi competizione a partire dal 2021.
Nello specifico, il sistema in questione consiste in una staffa che circonda la testa del pilota, ed è collegata al veicolo. Il materiale utilizzato è interamente in titanio, arrivando a pesare fino a 9 kilogrammi nella sua versione definitiva. Stando a quanto riportano alcuni dati statistici, l’uso di questo sistema aumenta le possibilità di sopravvivenza del pilota del 17%.