I dati riguardanti l’epidemia da Covid-19 confermano un leggero miglioramento, ma è evidente che per poter uscire dalla situazione imposta dal virus è necessario fare affidamento sul vaccino e sulla sua diffusione capillare.
Le misure restrittive del Governo imposte anche per le feste sono necessarie per non ricadere nell’emergenza dei primi mesi di pandemia. Occorre, quindi, mantenere questa strada integrando con l’aspetto medico fornito dal vaccino.
Le direttive per il vaccino in Italia
Secondo il ministro della salute Roberto Speranza, il vaccino in Italia sarà, inizialmente, gratuito per tutti e non obbligatorio. Il Ministro ha detto: “Il vaccino verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Il vaccino è un bene comune e un diritto che va assicurato a tutte le persone. Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile. Al momento non è intenzione del governo disporre l’obbligatorietà della vaccinazione. Nel corso della campagna valuteremo il tasso di adesione dei cittadini”.
Parlando in aula al Senato, Speranza ha illustrato il piano vaccinazioni auspicando un comportamento responsabile da parte dei cittadini per affrontare il momento della diffusione dei vaccini, inoltre ha ribadito che gli sforzi, per quanto duri, sono limitati solo per un periodo.
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, auspica che venga vaccinato almeno il 70% della popolazione. Lo scopo principale della diffusione del vaccino è raggiungere l’immunità di gregge e per ottenerlo serve che siano vaccinati 40 milioni di italiani.
Un’enorme campagna di vaccinazione
Secondo Speranza i primi vaccini saranno disponibili da gennaio ed entro il quarto trimestre la campagna vaccinale dovrebbe concludersi. “Ad oggi sono state indicate due date da Ema: 20 dicembre per vaccino Pfizer e 12 gennaio per vaccino Moderna. Da queste aziende avremo 8mln di dosi da Pfizer e 1,346mila dosi da Moderna” ha specificato il Ministro.
L’Italia si è rifornita con oltre 202 milioni di dosi con cui si dovrebbe vaccinare l’intera popolazione mantenendo anche una scorta. Il Ministro ha ricordato che occorrono due dosi di vaccinazione a breve distanza.
I primi ad essere vaccinati saranno gli operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle RSA, persone di età avanzata e con malattie croniche. Seguiranno specifici settori della popolazione come personale essenziale, scolastico e forze dell’ordine.
Speranza ha spiegato anche come avverrà la campagna vaccinale dicendo che inizialmente le vaccinazioni saranno centralizzate negli ospedali o con unità mobili. Per questa operazione sono state stimate circa 20 mila persone tra i professionisti che verranno invitati a partecipare; inoltre si potrebbe ricorrere ad accordi con il ministero della Ricerca per contatti con scuole di specializzazione medica.
Infine Speranza ha lanciato un appello dicendo: “La piena riuscita della campagna di vaccinazione deve rappresentare l’obiettivo dell’intero Paese, non posiamo dividerci su questo e serve un ‘patto per il Paese’. Non c’è maggioranza e opposizione, ma gli italiani”.