Come sanno i cittadini che usufruiscono del Reddito di Cittadinanza, il contributo viene solitamente versato entro il 27 del mese. Quest’anno, però, il reddito potrebbe essere versato prima per poter permettere alle famiglie di utilizzarlo per affrontare le feste.
Questa non è la prima volta e siccome le scadenze di ricarica oscillano tra il 25 e il 27 dicembre, cioè durante le feste natalizie, è possibile che gli accrediti vengano anticipati e qualcuno riesca a usufruire dei soldi prima della scadenza.
Chi potrà godere dell’anticipo
Innanzitutto occorre distinguere tra chi ha presentato la domanda prima del dicembre 2020, la ricarica è prevista per il 27 dicembre, ma potrebbe essere anticipata per il 22 o 23 dicembre, come l’anno scorso quando l’Inps riuscì a pagare prima della vigilia di Natale.
Chi ha presentato una nuova domanda vedrà i pagamenti erogati intorno al 15 gennaio tramite le Poste che provvederà al recapito della carta con l’accredito.
Per chi riceve il Reddito di Cittadinanza da giugno 2019, circa il 30% dei beneficiari, vedrà scadere i 18 mesi di aiuti previsti dalla legge. Per continuare a ricevere il Reddito si dovrà presentare una domanda all’Inps secondo le modalità previste e richiedere il rinnovo per altri 18 mesi. Sarà necessario possedere ancora i requisiti e rispettare un mese in cui non verrà erogata la ricarica.
Chi ha visto scadere i 18 mesi e ha presentato la domanda di rinnovo ad ottobre, riceverà la nuova ricarica dal 15 dicembre. Anche i nuovi percettori del Reddito, che hanno presentato la domanda a novembre, vedranno l’accredito il 15 dicembre.
Per chi non ha presentato l’Isee 2020 entro la scadenza prevista del 31 gennaio 2020, è prevista la sospensione sia del Reddito di Cittadinanza che della Pensione di Cittadinanza. Occorre quindi provvedere al più presto all’aggiornamento dei dati.
A causa dell’emergenza Covid-19, la domanda per il Reddito di Cittadinanza potrà essere presentata per via telematica attraverso il sito redditodicittadinanza.gov.it o presso gli uffici postali, oppure ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF).