La nuova variante inglese del Covid sta spaventando i mercati e anche i cittadini: il Governo sta valutando nuove restrizioni? Quel che è certo è che l’Italia ha sospeso i voli da e per la Gran Bretagna al fine di impedire il rapido diffondersi della nuova infezione, che sembra in circolazione da novembre.
Covid, variante inglese: nuove restrizioni in arrivo?
Come se non bastasse, mentre gli italiani si preparano a festeggiare un Natale caratterizzato da pesanti restrizioni prevista dal Decreto di Natale, si inizia a diffondere anche una nuova variante “inglese” de Covid. Quest’ultima sembrerebbe più contagiosa e di rapida diffusione.
Lo spettro di nuove restrizioni, dunque, è dietro l’angolo: al momento il Ministro della Salute Roberto Speranza ha tolto dal piatto la possibilità, ma non si escludono ripensamenti con l’arrivo del nuovo anno.
Per queste settimane l’Italia resterà a guardare l’evolversi della situazione e, se la curva dei contagi dovesse peggiorare, il Governo potrebbe pensare di introdurre nuove restrizioni per gennaio.
Variante inglese, la decisione del Governo
“In questo momento non sta circolando tra noi l’idea di nuove restrizioni – ha detto la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa a Radio 24 -, ma sta venendo avanti con forza un appello a coloro che sono tornati negli ultimi 15 giorni dall’Inghilterra perché segnalino il loro arrivo e vadano a farsi un tampone anche se lo hanno già fatto”.
Ricordiamo, infatti, che per i rientri dalla Gran Bretagna è necessario effettuare un tampone di controllo anche se asintomatici e sottoporsi alla quarantena preventiva. Infatti, come ha ricordato Zampa, “solo l’isolamento permette di contrastare la diffusione del virus, ma ora non facciamoci prendere dal panico in modo scomposto: gli scienziati dicono che la variante non è più pericolosa dell’altra, va più veloce e a maggior ragione i cittadini rispettino le regole che conosciamo“.
Inoltre, dal 21 dicembre al 6 gennaio non ci si potrà spostare tra le Regioni italiane e nemmeno recarsi all’estero. Il rientro presso il domicilio o la residenza, invece, sono sempre possibili.
“Naturalmente – ha aggiunto ancora la sottosegretaria – se ci fossero riprese di contagio costringerebbero noi Paese ad altre ulteriori misure restrittive“.