Non sono sufficienti le restrizioni di queste festività natalizie 2020 a causa del Covid-19, i milanesi potranno uscire solo se strettamente necessario in questi tre giorni di “zona arancione”. Infatti, ieri mattina Milano si è svegliata sotto la neve che ha imbiancato e immobilizzato la città.
Miracolo di Natale o no?
Da domenica sera i fiocchi di neve hanno iniziato a cadere e non hanno smesso per tutta la notte. Inoltre, il freddo di questi giorni di festa ha di certo aiutato a dipingere la città di un bianco candido, se si guarda il bicchiere mezzo pieno, questo risveglio sembra quasi quello di un classico film di Natale americano. Mentre se guardiamo il bicchiere mezzo vuoto, secondo le previsioni degli esperti meteo per oggi ci sarà un’intensificazione delle nevicate e la Lombardia sarà costretta a far fede all’allerta meteo arancione emanata.
“Le precipitazioni assumeranno carattere nevoso a tutte le quote su tutto il territorio regionale – si legge nel bollettino della Protezione Civile della Lombardia – lunedì 28 dicembre, per effetto delle nevicate più intense, gli accumuli attesi sulle zone di pianura saranno compresi tra 2-5 centimetri (su Bassa bresciana, mantovano, cremonese orientale e Lomellina) e addirittura 10-20 centimetri sui restanti settori di pianura, tra cui il Milanese. Sui rilievi gli accumuli saranno compresi mediamente tra 8-10 centimetri (Prealpi Varesine e Lario) e 20-30 centimetri (sui restanti settori e al crescere della quota).”
Arancione, colore del giorno
Per questa ragione, tutti i cittadini sono stati invitati a uscire di casa solo per importanti necessità, nonostante non si siano ancora registrati disagi nella città di Milano. Il comune ha però rinnovato l’appello agli amministratori di condominio che provvederanno a spargere il sale nelle parti di strade e marciapiedi antistanti gli stabili privati e a sgomberare la neve in caso di accumulo. Quindi Milano, che si è svegliata anche in zona arancione (così come il resto d’Italia), credeva che le attività commerciali potessero riaprire in tranquillità prima di capodanno, dopo questa chiusura forzata durante le feste natalizie, ma i clienti sono comunque costretti a casa per via del maltempo, mentre le scuole, così come la maggior parte degli uffici, risultano chiuse.