Dopo Toy Story e WALL•E, Monsters & Co., Up e Inside Out arriva sulla piattaforma Disney+ il nuovo d’animazione Soul, firmato dal due volte premio Oscar Pete Docter. Lo sceneggiatore, regista, animatore, produttore e direttore creativo della Pixar, ha ancora una volta confezionato un altro capolavoro dell’animazione contemporanea. Inoltre quest’anno è stato premiato per la sua straordinaria carriera alla Festa del Cinema di Roma.
Soul è un film incentrato, come suggerisce il titolo in inglese, sull’anima e su tutto ciò che la fa brillare, tutto parte dalla scintilla. Un film che fa pensare, non solo un cartone che intrattiene i figli o i nipoti in questi giorni di festa costretti a casa, ma che coinvolge grandi e piccini. Nell’intervista a Wired, Pete Docter ammette che il film è stato pensato per tutti: “Bisogna essere consapevoli di rivolgersi a pubblici diversi, dai bambini fino ai nonni, senza abbassare mai il contenuto, perché anche gli adulti devono poterne godere appieno. Per questo i nostri film possiedono un lato dolce e divertente, ma affrontano temi molto complessi. O forse anche perché li concepisco sempre per i miei figli, che oggi sono grandi! Fatto sta che il motto di chi fa animazione oggi deve essere fondamentalmente questo: uscire dalla propria comfort zone e non aver paura di osare. Mai!”.
Ritroveremo Soul nei cinema?
Salta le sale del cinema, ma in tempo di Covid-19 ammette il re dell’animazione che “è stata una scelta complicata, dettata in primis dalla necessità di tutelare la sicurezza del pubblico, visti i tempi che stiamo vivendo – spiega il regista -. Resta il fatto che abbiamo realizzato e pensato il film per mostrarlo sul grande schermo: speriamo che la pandemia lo renda possibile, prima o poi”, ma il film riscuote un grandissimo successo anche ‘da casa’.
Soul: la trama
Joe Gardner è un aspirante musicista jazz che si sente intrappolato nella sua noiosa routine come insegnante di musica nella scuola media di New York. La proposta di contratto di un indeterminato giunto dalla preside della scuola (tanto attesa dalla madre di Joe) non è poi così allettante per il protagonista che invece riceve l’ingaggio che ha sempre sognato ma qualcosa va storto. Improvvisamente Joe si ritrova nell’Ante-mondo ma non è pronto a morire e diventa il mentore della giovane e irrequieta anima Ventidue, l’unica a non voler lasciare il sicuro Ante-Mondo e con la quale instaurerà un legame molto profondo che lo porterà alla riscoperta di se stesso e ad apprezzare ogni singolo giorno.
Ma quale è stata la scintilla del regista Pete Docter? “In assoluto, la passione per l’animazione. Già da piccolo ne ero ossessionato, amavo disegnare, anche se non ero molto bravo, ma era il movimento a catturarmi. Posso rispondere, quindi, che la mia scintilla è scoccata esattamente quando da bambino ho trovato un libretto di Mickey Mouse e, scorrendone le pagine rapidamente, vedevo muovere il personaggio: mi ha stregato. Quel giorno mi sono detto: ‘Wow, nella vita voglio fare animazione’”. Ognuno di noi ha una scintilla, bisogna solo avere il coraggio di seguirla.