La zona bianca è il preludio della normalità, ma per il momento è soltanto un’ipotesi lontana per tutte le Regioni italiane. Il Governo, infatti, ha appena varato un nuovo decreto con il quale ha introdotto una nuova stretta dal 7 al 15 gennaio 2021. Tuttavia, è emersa anche una novità: l’introduzione – futura – di una zona bianca priva di restrizioni.
Come funziona e che cosa prevede questa nuova fascia di colore? Quali sarebbero le riaperture e cosa cambierebbe per i cittadini? Quali sono i requisiti per accedere a questa nuova zona?
Zona bianca: cos’è e come funziona
Nella definizione delle nuove restrizioni in vigore dal 7 al 15 gennaio, il Governo ha pensato anche a una futura zona bianca per tutte quelle Regioni virtuose nelle quali si registreranno contagi molto bassi. Tuttavia, come hanno precisato da Palazzo Chigi, al momento non è prevista l’introduzione di questa possibilità per nessuna Regione italiana.
Dall’11 gennaio, comunque, i territori torneranno ad essere classificati per fasce di colore sulla base del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità dell’8 gennaio. I criteri di ripartizione saranno più severi.
La zona bianca costituisce il ritorno alla normalità, alla vita quotidiana prima dell’avvento della pandemia. Infatti, nella zona bianca verrebbero cancellate tutte le restrizioni, fatta eccezione per l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento sociale.
Quali sarebbero quindi le nuove riaperture e cosa cambierebbe per i cittadini?
Le regole della zona bianca
Molti la attendono con ansia, altri sperano che con il vaccino i tempi della rinascita vengano accelerati. La certezza è che – al momento – le Regioni verranno inserite nelle fasce di coloro rosso, arancione o giallo.
La nuova zona bianca, invece, comporterebbe una serie di riaperture tanto attese dai lavoratori e dai cittadini. In particolare, tornerebbero attive le palestre, le piscine, i cinema e i luoghi della cultura. I bar, i ristoranti e le pizzerie potrebbero riaprire senza limiti di orario e persino i negozi e i centri commerciali potrebbero adottare gli orari consueti di apertura.
Nessuna restrizioni sugli spostamenti e nessun orario di coprifuoco: la vita tornerebbe quella precedente all’avvento del Covid-19.
I requisiti per entrare nella zona bianca
Le Regioni che vorranno entrare nella zona bianca, però, dovranno dimostrare di essere particolarmente virtuose e dovranno rispettare due requisiti fondamentali:
- incidenza del virus tra la popolazione molto bassa, pari a 50 casi ogni 100 mila abitanti;
- numero di posti letto negli ospedali sufficiente a gestire l’emergenza.
Basti pensare che – per esempio – la Calabria è attualmente un delle Regioni con meno casi di Covid-19 registrati (circa 130 ogni 100 mila abitanti), ma per il numero limitato di posti letto a disposizione ha rischiato spesso la zona rossa.