Nella serata del 13 gennaio, dopo aver preso atto del ritiro di Italia Viva dalla coalizione di governo, è stato varato il nuovo DPCM che interesserà gli italiani dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, e l’allungamento dello stato di emergenza fino ad aprile 2021. Non molte le novità, tranne quella dell’introduzione delle regioni Zona bianca, nelle quali sarà possibile tornare ad una vita quasi normale.
Zona bianca e DPCM gennaio 2021: ancora consentita una visita al giorno
Nel nuovo DPCM sono state confermate le regole che hanno interessato l’Italia durante le festività. Saranno infatti consentite le visite ad amici e parenti per un massimo di una al giorno e non più di due persone, oltre al nucleo convivente, ed esentati i minori di 14 anni e le persone non autosufficienti. La zona gialla sarà assegnata alle regioni con un Rt non superiore a 1, la zona arancione per le regioni il cui Rt sarà compreso fra 1 e 1.25, mentre la zona rossa per le regioni in cui Rt sarà superiore. Le visite pare saranno consentite in ambito regionale per le zone gialle, mentre solo nell’ambito del comune per le zone arancioni e rosse. Rimane comunque in vigore la possibilità per i comuni più piccoli di allontanarsi per un raggio di massimo 30km ma non verso i capoluoghi di provincia. Resta ovviamente attivo il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, mentre si discute ancora sulla possibilità di inibire l’asporto dopo le 18 per evitare assembramenti fuori dai bar.
Zona bianca: quali sono i requisiti
La zona bianca sarà attuata per le regioni che registreranno meno di 50 casi per 100.000 abitanti per 3 settimane consecutive, il che potrà avvenire non prima di marzo inoltrato quando le dosi dei vaccini avranno iniziato non solo ad avere effetto, ma ad essere somministrate ad una buona percentuale della popolazione a rischio.
Nella zona bianca però la vita potrebbe tornare ad una semi-normalità dando addirittura la possibilità a cinema, teatri e musei di riaprire, con tutte le precauzioni del caso. Sarebbe possibile anche eliminare il coprifuoco e le restrizioni per bar e ristoranti in modo che possano tenere aperto anche dopo le 18. Ovviamente le distanze di sicurezza e l’obbligo di mascherina rimarrebbero invariate, ma negozi e spostamenti, sempre in ambito regionale, potrebbero avere un via libera maggiore.