Intraprendere la carriera dell’insegnamento in Italia non è semplice. Il primo passo da compiere per poter accedere alla professione di docente è sicuramente quello di acquisire un’abilitazione all’insegnamento.
Cosa occorre per insegnare nella scuola d’infanzia e primaria
Il requisito fondamentale per diventare insegnanti è quello di ottenere un titolo che abbia valore abilitante per una specifica classe di concorso. Il percorso è però differente a seconda di quale tipologia d’istituto si è interessati. Nel caso si voglia insegnare presso le scuole d’infanzia e primarie, l’abilitazione si ottiene già completando il percorso accademico. Infatti la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (SFP) è già di per sé sufficiente. Inoltre si può insegnare presso le scuole d’infanzia anche se si è in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, al termine dei corsi triennali iniziati entro l’anno scolastico 1997/1998.
Le nuove regole per diventare docenti nella scuola secondaria
Se si è invece interessati a diventare docenti nella scuola secondaria di primo e secondo grado, la strada è più tortuosa. Infatti dal 2010 era stato stabilito che l’abilitazione poteva essere conseguita solamente attraverso il Tirocinio Formativo Attivo (TFA), un percorso annuale da realizzare presso le università, con accesso a numero programmato, al quale si poteva partecipare solo dopo il conseguimento della laurea magistrale. Al termine di questo tirocinio veniva conseguita l’abilitazione ad insegnare per una specifica classe di insegnamento, detta “classe di concorso”. Tuttavia, il decreto legislativo n.59 del 13 aprile 2017, aveva poi stabilito un percorso triennale per tutti gli aspiranti docenti, il cosiddetto percorso FIT, costituito da Formazione Iniziale e Tirocinio. Infine nel 2019, con la Legge di Bilancio, cambiano nuovamente le regole. Il percorso triennale viene completamente sostituito da un concorso abilitante, che ha lo scopo di far accedere i candidati ad un percorso annuale di prova e formazione iniziale.
Scuola: come funziona il concorso abilitante e come accedervi
Il concorso d’abilitazione all’insegnamento viene bandito ogni due anni solo nelle regioni e per le classi di concorso con posti disponibili. Possono partecipare a questo tipo di concorso solo quanti sono già in possesso dell’abilitazione all’insegnamento, mentre, per coloro che non sono abilitati, è richiesto il possesso di due requisiti obbligatori:
- aver conseguito una laurea magistrale o a ciclo unico coerente con le classi di concorso per cui si fa domanda;
- essere in possesso dei 24 Crediti Formativi Universitari (CFU) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
L’abilitazione all’insegnamento verrà ottenuta solo dopo il superamento di tutte le prove concorsuali, con il conseguimento dei punteggi minimi previsti per la classe di concorso scelta.
Come ottenere l’abilitazione all’insegnamento all’estero
Considerate le numerose difficoltà per conseguire l’abilitazione all’insegnamento in Italia, negli ultimi anni si è assistito al nascere di numerose agenzie in Paesi stranieri che propongono master a pagamento, a prezzi spesso eccessivi, che permettono ai laureati italiani di conseguire l’abilitazione alla professione di docente. Tuttavia, ad oggi, non esiste un riconoscimento automatico dei titoli ottenuti all’estero.