Sulla crisi delle condizioni dell’ente previdenziale è da molto tempo che si discute, ma ora l’allarme arriva da Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Istituto, che dichiara un buco da quasi 16 miliardi causato dalla cassa integrazione per l’emergenza.
La crisi economica causata dalla pandemia ha provocato problemi in vari settori e le conseguenze cominciano ad emergere, Guglielmo Loy ne parla in un’intervista denunciando i problemi che sta affrontando l’Inps e che vanno oltre la riforma pensioni prevista.
La situazione
Ad aggravare la situazione delle casse dell’Inps è stata proprio l’emergenza e le risorse straordinarie che si sono rese necessarie a causa dei pagamenti della cassa Covid. Il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza Inps spiega che il buco di 16 miliardi è stato causato solo nel 2020 e parla di 20 miliardi di disavanzo, di cui 15,7 miliardi sono il buco creato dalla cassa integrazione Covid.
Guglielmo Loy ha invitato ad agire quanto prima per evitare che in futuro l’Inps non abbia le risorse per pagare le pensioni ed erogare le prestazioni, tuttavia si parla di un’ipotesi estrema, anche se probabile.
Secondo Loy, se l’anticipazione di Inps sulla CIG Covid è strutturale, allora si trasforma in credito dello Stato. Tuttavia il buco da 20 miliardi si basa su stime, seppur ottimistiche, della Nadef per il PIL 2021.
Il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza INPS ha dichiarato che: “Corretto dal punto di vista contabile, ma non rassicurante. Autorizzare subito la domanda, erogare il 60-70% dell’importo e posticipare i controlli. Ma ci vuole il coraggio del rischio”.