La pandemia di coronavirus non lascia una tregua a nessun Paese europeo o mondiale: i contagi continuano a crescere in molti Stati del mondo nonostante le campagne vaccinali abbiano preso il via pressoché in tutto il mondo.
Cosa possiamo aspettarci per la prossima estate? Sicuramente non sarà un via libera come avvenuto nel 2020, ma le restrizioni potrebbero comunque permettere di trascorrere le vacanze al mare, magari in Italia.
Cosa potremmo fare in estate? Ecco le previsioni del virologo e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, per i mesi estivi.
Coronavirus, cosa potremmo fare in estate?
Nonostante la campagna vaccinale in atto, dovremmo tenere le mascherine ancora per diverso tempo. Tuttavia, questo non esclude la possibilità di spostarsi (se consentito) almeno durante i mesi estivi.
Per il momento l’Europa ha limitato gli spostamenti all’estero istituendo delle zone “rosso scuro” per delimitare i territori entro i quali il virus circola rapidamente. In queste zone, in particolare, i viaggi sono particolarmente sconsigliati. Dunque, se per spostarsi all’estero sono necessari regolamenti particolari in merito a quarantena e tampone, non è escluso che in Italia – per lo meno nei mesi estivi – il Governo possa concedere una tregua (contagi permettendo ovviamente).
Il DPCM del 16 gennaio sancisce il divieto di spostamento tra le Regioni fino al 15 febbraio, mentre per i mesi successivi si dovranno attendere ulteriori normative per regolare gli spostamenti dei cittadini.
Ma, quindi, come sarà l’estate 2021?
Estate 2021: come sarà?
La voglia di mare, del sole e di stendersi sulla spiaggia oppure di camminare in montagna tra prati e pascoli è alta in tutti i cittadini italiani. Infatti, trascorrere i mesi invernali chiusi in casa a causa delle restrizioni dovute al coronavirus non è certo qualcosa di piacevole. Molti sperano che il clima particolarmente piacevole e mite e i vaccini possano contrastare la diffusione del virus. Tuttavia, per l’estate non potremmo permetterci diverse abitudini che adottavano gli anni scorsi.
Il virologo Andrea Crisanti ha previsto drammaticamente un’estate restrittiva caratterizzata da norme e rigore per evitare che il virus possa circolare con ritmi troppo elevati.
Intervenuto a Un giorno da Pecora su Rai Radio 1, Crisanti ha spiegato che “la prossima estate dovremo essere più cauti rispetto allo scorso anno, speriamo di poter andare in spiaggia. La suddivisione in zone ci lascerà in questa situazione intermedia, con questo numero di casi abbastanza elevati accompagnati da una mortalità non indifferente”. La suddivisione delle Regioni in zone potrebbe durare – verosimilmente – “fino a che non ci sarà l’impatto del vaccino, quindi verso settembre-ottobre“.
Sulla possibilità di andare in spiaggia, infine, Crisanti riporta l’esempio di Israele: “Lì sono andati in lockdown per la seconda volta a fine agosto, e hanno un clima simile all’Italia. Se sono chiusi cinema, bar e teatri non si capisce perché dovrebbero esser aperte le spiagge”.