Disabilità

La pensione di invalidità è un aiuto che lo Stato offre a chi, a causa di un difetto fisico o mentale, non è in grado di svolgere un lavoro e mantenersi autonomamente. Tra le novità delle pensioni nel 2021, cambiano anche gli importi delle pensioni di invalidità.

Chi può fare domanda

Viene definito invalido colui “la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale a meno di un terzo“.

In particolare i soggetti che possono accedere alla pensione di invalidità sono: i lavoratori dipendenti, iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti; i lavoratori autonomi, iscritti alla Gestione separata INPS, ovvero alle Gestioni speciali degli artigiani ed esercenti attività commerciali; i lavoratori parasubordinati. Non possono usufruire della pensione di invalidità i lavoratori del pubblico impiego.

Per ottenere la pensione di invalidità occorre essere in possesso di: almeno 5 anni (o 260 settimane) di contributi, di cui almeno 3 anni (o 156 settimane) di contributi versati nell’ultimo quinquennio.

Pensione di invalidità 2021: gli importi

La pensione d’invalidità civile, nel 2021, è pari a 287,09 euro mensili ed è corrisposta a chi non supera il limite di reddito personale annuo di 4.931,29 euro.

L’inabilità civile è rivolta agli invalidi civili totali. Il suo importo, per il 2021, è pari a 287,09 euro al mese. L’erogazione dell’assegno è riconosciuta a chi non supera il limite di reddito annuo pari a 16.982,49 euro. Se i beneficiari hanno redditi propri non superiori a 8.469,63 euro e se sono sposati e non legalmente separati, non superiori a 14.447,42 euro cumulati con quelli del coniuge, hanno diritto all’incremento sino a 651,51 euro mensili.

L’indennità di frequenza riconosciuta, a determinate condizioni, ai minori disabili per il 2021 è pari a 287,09 euro e il limite di reddito massimo ammonta a 4.931,29 euro.

Nel 2021, l’assegno sociale sostitutivo ammonta a 374,85 euro mensili per gli invalidi civili parziali, con un limite di reddito personale annuo pari a 4.931,29 euro per gli invalidi civili parziali e a 16.982,49 euro per gli invalidi civili totali.

Gli importi erogati a favore dei ciechi nel 2021 si differenziano a seconda della categoria. Saranno versati 310,48 euro mensili di pensione per ciechi assoluti, con un limite massimo di reddito pari a 16.982,49 euro annui. I ciechi parziali ventesimisti potranno contare su un contributo di 287,09 euro mensili, con un limite di reddito pari a 4.931,29 euro annui. La pensione per i ciechi parziali ultrasessantacinquenni vale 287,09 euro mensili, con un limite di reddito pari a 16.982,49 euro annui. Infine l’assegno per i decimisti ammonta a 213,08 euro mensili. La pensione speciale sordomuti è di 287,09 euro mensili, con un limite massimo di reddito pari a 16.982,49 euro annui.

Come presentare la domanda

La pensione di invalidità può essere richiesta: online, dal sito dell’INPS; chiamando il numero 803 164 da rete fissa o il numero 06 164 164 da rete mobile; tramite enti di patronato e intermediari dell’INPS. Una volta ricevuta la richiesta, in circa due settimane l’INPS contatterà il richiedente per fissare la data di un colloquio per gli accertamenti. A questo punto il richiedente riceverà la somma entro i termini previsti.

La durata della pensione di invalidità è di tre anni. Se persiste la riduzione della capacità lavorativa, il cittadino dovrà riconfermare il suo status entro 6 mesi dalla data di scadenza dei tre anni e sino al 120° giorno successivo alla scadenza medesima. Non c’è più bisogno di rinnovare la pensione di invalidità qualora l’INPS abbia erogato la prestazione per tre volte consecutive, poiché il processo diventerà automatico.