Che impatto ha sul nostro corpo e sulla nostra mente l’adozione prolungata della modalità di lavoro smart working?
I vantaggi dello smart working
Lavorare in un luogo familiare aiuta a sentirsi più sereni, tranquilli e rilassati nella gestione e nell’organizzazione del proprio lavoro, con effetti positivi sulla salute e sulla produttività. A casa infatti è possibile costruirsi il proprio spazio ideale. Ad esempio per gli amanti della natura, addobbare un tavolo con una piantina di fianco al computer porta vivacità e allegria. Questo favorisce la concentrazione perché ci si sente più a proprio agio e ci si può concentrare sulla mansione che si sta svolgendo con risultati migliori. Inoltre in casa imparare a gestirsi autonomamente i compiti e i tempi è fondamentale. In questo modo l’indipendenza nel compiere il proprio lavoro aumenta e ne risente positivamente l’efficienza e la fiducia verso le proprie capacità.
Un altro vantaggio dello smart working è senza dubbio l’eliminazione del tragitto casa-lavoro. Evitare di spendere il tempo per recarsi da un luogo all’altro consente di dedicare una parte consistente della propria giornata ad attività utili per rigenerarsi. Ad esempio uscire per una passeggiata aiuta a smaltire lo stress mentale ed emotivo e porta anche benefici a livello fisico. In più la possibilità di trovarsi già tra le mura domestiche permette di organizzare con più calma la propria routine e l’organizzazione familiare, soprattutto per chi è genitore.
Smart working: i rischi fisici a lungo termine
Questo ultimo anno ha cambiato radicalmente lo stile di vita che stiamo conducendo. Tra divieti di spostamenti, lockdown e chiusura di piscine e palestre muoversi è diventato più difficoltoso. E se si aggiunge il lavoro svolto in modalità smart working si registra negli ultimi mesi l’aumento della sedentarietà. La prima causa di malattie cardiovascolari, diabete, tumore al colon e molte altre patologie è dovuta in gran parte proprio alla sedentarietà. Si calcola infatti che il 14,6% di tutti i decessi è causato dalla sedentarietà, circa 90mila morti l’anno.
Quando stiamo seduti per molto tempo, davanti ad un computer magari, la colonna vertebrale assume forme che alterano notevolmente il portamento, sovraccaricando alcune articolazioni e cambiando lo stato di tensione della muscolatura, con possibili disturbi muscolo-scheletrici. Inoltre chi lavora al computer potrebbe soffrire di dolori cervicali. È fondamentale, dunque, a casa come in ufficio, predisporre una postazione di lavoro il più possibile ergonomica. Dunque lo schermo del computer va collocato frontalmente, con il margine superiore all’altezza degli occhi e la tastiera fronte allo schermo.
L’importanza di fare movimento
L’inattività fisica protratta per ore provoca un aumento dell’infiammazione localizzata, una riduzione dell’assorbimento di zuccheri e grassi nel sangue e un accumulo di cellule del grasso tra gli organi. Tre condizioni che sono deleterie per la salute. È quindi fondamentale condurre una vita non sedentaria. Se si svolge un lavoro d’ufficio, o comunque seduti al computer, è utile dedicare parte del tempo libero a svolgere attività motoria. Anche mezz’ora di camminata porta enormi benefici.
Lo scorso novembre l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha pubblicato le nuove linee guida in cui considera una persona fisicamente attiva se ogni settimana riesce a effettuare almeno 300 minuti di attività fisica aerobica. Le attività consigliate sono dunque corsa, camminata e ciclismo.